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Dipendenti comunali: aumenti, settimana corta e buoni pasto in smart working: il nuovo contratto


Il fronte si è rotto. Il sodalizio tra la Cgil e la Uil che aveva bloccato la firma del contratto dei dipendenti comunali, alla fine ha ceduto. Il sindacato guidato da Pierpaolo Bombardieri ha detto sì all’accordo proposto dall’Aran, l’Agenzia che negozia i contratti per il governo presieduta da Antonio Naddeo.

Ma, decisiva per sbloccare il negoziato, è stata la promessa fatta dal ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo di ripartire subito con le trattative del prossimo contratto, oltre ai 150 milioni ottenuti con la manovra per rafforzare le indennità (e quindi gli stipendi) dei dipendenti comunali dal 2027. Così la Cgil è rimasta sola ad opporsi a un contratto che, a suo dire, «impoverisce i lavoratori».

Per i dipendenti comunali aumenti e settimana corta

In realtà il contratto dei 430 mila dipendenti degli enti locali, prevede aumenti medi mensili lordi di 136,76 euro per tredici mensilità, pari al 5,78% del monte salari 2021. Considerando anche lo 0,22% destinato al trattamento accessorio, l’aumento complessivo raggiunge circa 140 euro al mese. Si tratta ovviamente di una media. Per i funzionari, la categoria principale, le cifre sono più elevate. Ma sarebbe riduttivo fermarsi solo agli aumenti in busta paga. Sono una componente importante, certo, ma non l’unica.

Anzi. Le novità rilevanti sono molte. Come l’allargamento anche ai dipendenti degli enti locali della sperimentazione della settimana corta. Su base volontaria, di dipendenti potranno distribuire le 36 ore settimanali (che restano le stesse) su quattro giorni invece che su cinque. Altra novità, già riconosciuta ai dipendenti ministeriali e agli infermieri: il buono pasto sarà riconosciuto anche a chi lavora in modalità agile. Viene poi prorogata fino al 31 dicembre del prossimo anno, la possibilità per i dipendenti comunali di poter essere promossi derogando ai vncoli del titolo di studio. Vale a dire che un assistente con un certo numero di anni di esperienza, potrà diventare funzionario anche se non ha la laurea.

GLI INCARICHI

Per gli incarichi di elevata qualificazione, vale a dire i funzionari che svolgono mansioni che nel privato potrebbero definirsi da «quadro», la retribuzione per la posizione passerà da un massimo di 18 mila euro ad un massimo di 22 mila euro. I vigili urbani che svolgono mansioni più elevate, potranno cumulare gli incentivi delle multe con le indennità di ordine pubblico. Viene introdotto un patrocinio legale per le aggressioni: l’ente dovrà sostenere tutti i costi di difesa per i dipendenti vittime di aggressioni da parte di terzi. Viene inoltre ampliata la tutela retributiva per le terapie salvavita, includendo accessi ambulatoriali, visite specialistiche, esami diagnostici e follow-up.

LE REAZIONI

«Con questa firma», ha commentato Zangrillo, «manteniamo l’impegno sulla continuità contrattuale e poniamo le basi per l’avvio della nuova tornata 2025-2027, per la quale ho già trasmesso all’Aran l’atto di indirizzo quadro. Chiederò al Comitato di settore», ha aggiunto il ministro, «di emanare al più presto l’atto di indirizzo per il comparto delle funzioni locali. Questo consentirà di utilizzare immediatamente le risorse già stanziate nella precedente legge di bilancio, nonché le risorse aggiuntive previste dalla legge di bilancio 2026, a beneficio delle amministrazioni locali e delle comunità che esse servono», per il presidente dell’Aran Antonio Naddeo, «l’accordo raggiunto rappresenta un equilibrio tra le legittime aspettative del personale degli enti locali e la sostenibilità del sistema».

Per Roberto Chierchia, segretario generale della Cisl Fp, «si afferma una linea sindacale credibile, partecipativa e concreta, che porteremo anche nei tavoli del nuovo contratto».E «soddisfazione» è stata espressa anche dal segretario generale della Cisl Daniela Fumarola. Per Marco Alparone, presidente del Comitato di Settore Regioni — Sanità, si tratta di «un traguardo atteso e importante». Per il presidente di Upi, Pasquale Gandolfi, la firma della pre-intesa di accordo «è un segnale positivo ed importante per i dipendenti delle Province che, attendono da anni il rinnovo del contratto», Daniele Silvetti, sindaco di Ancona e vice presidente vicario dell’Anci, ha parlato di un «accordo storico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA


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