L’obbligo di certificato medico, se non presentato in tempo, rischia di far perdere il posto di lavoro. A spiegarlo è stata la Corte di Cassazione con una decisione dello scorso 22 maggio. Il lavoratore che non si attiva puntualmente, comunicando la sua assenza dall’ufficio per motivi di salute (ad oggi basta fare il certificato medico per attivare la comunicazione con l’Inail che a sua volta avvisa l’azienda), può quindi essere licenziato. Più nel dettaglio una donna era stata assente dal lavoro per cinque giorni per motivi di salute. Aveva quindi avvisato il datore con la produzione del certificato medico in evidente ritardo. L’azienda aveva così deciso di licenziarla per giusta causa, per il venir meno della fiducia. La dipendente, ritenendo di essere nel giusto e di non dover subire la massima sanzione disciplinare per una mera dimenticanza, non si è data per vinta e si è rivolta alla magistratura per invalidare il recesso unilaterale. Ottenendo così un ristoro.
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