12.05.2025
12 Street, Rome City, Italy
Politics

«Difendiamo noi i diritti». La prima prova di piazza per la segretaria dem


Ancora in piazza, la sua migliore alleata da quando guida il partito. Stavolta Elly Schlein scende tra la gente per difendere i diritti delle persone Lgbtqia+, a Roma per la trentesima edizione dell’orgoglio gay in un lungo corteo di quaranta carri colorati che si snoda nel primo pomeriggio da piazza Repubblica verso le Terme di Caracalla.

Tra casse che sparano musica techno e pop a tutto volume, Elly torna dove già era stata l’anno scorso alla sua prima partecipazione da segretaria Pd. Con lei c’è anche il deputato dem Alessandro Zan. Poi arriva il sindaco Roberto Gualtieri, giunto in compagnia di molti esponenti dell’amministrazione capitolina. Per il centrosinistra c’è una delegazione M5s con qualche bandiera e un carro di +Europa, poi uno della Cgil che recita «Niente da nascondere, tutto da conquistare». Quindi bandiere e cartelli pro Palestina e altri che ironizzano sul generale Vannacci e sulle parole di Papa Francesco di qualche giorno fa. La madrina è Annalisa, assente la comunità ebraica.

Roma Pride, Schlein canta e balla sul carro che apre la parata

IL BAGNO DI FOLLA

La piazza chiama ed Elly risponde. In campagna elettorale per le europee il legame era stato ugualmente forte, con oltre 120 città visitate dalla segretaria fino al gran finale di Padova a quarant’anni dall’ultimo comizio di Enrico Berlinguer. Tanta piazza, poco social. Una strategia inizialmente criticata ma poi rivelatasi vincente dopo i risultati delle europee, che proseguirà martedì in piazza Santi Apostoli a Roma dopo la convocazione di Elly — anche a nome di M5s, Avs e +Europa — per protestare contro l’autonomia differenziata e il premierato voluti dal governo. Schlein è felice di essere al Gay pride romano, canta e balla su uno dei carri, saluta i partecipanti alla parata mentre il corteo sfila e dispensa sorrisi per tutti. Gli organizzatori parlano del più grande Pride degli ultimi anni della manifestazione romana: oltre un milione per le strade. «Continueremo a lottare perché l’amore non si discrimina», giura a nome del partito appena raduna la stampa all’altezza delle Terme di Diocleziano. Nell’ultima campagna elettorale ha puntato proprio sull’effetto-piazze per rilanciare l’immagine del Pd e combattere il governo Meloni, ora si sente a casa: «È una straordinaria partecipazione, seguiranno altri Pride in tutta Italia», assicura promettendo battaglia tra la gente come già avvenuto su difesa della scuola e della sanità pubblica, lotta al lavoro povero e transizione ecologica. Inoltre la segretaria su questi temi è sempre stata attentissima e non transige. Solo due settimane fa aveva definito «sbagliate» le parole del papa sui gay rimarcando l’importanza del linguaggio per chi ricopre alte cariche e la necessità di utilizzare termini inclusivi come forma di rispetto verso gli altri.

LE BATTAGLIE

Sui diritti Lgbtqia+ quindi non molla la presa e attacca direttamente l’esecutivo Meloni dopo gli eventi di Borgo Egnazia: «Continueremo a difendere i diritti delle persone Lgbtqia+ nonostante il governo abbia perso un’altra occasione durante questo G7 dove sono sparite alcune parole: aborto , identità di genere, orientamento sessuale. Possono cancellare qualche parola ma non possono cancellare i nostri corpi, la nostra lotta per la libertà e l’uguaglianza di tutte le persone». Il Pd, assicura, continuerà a lottare anche «per il matrimonio egualitario, per una legge contro l’odio e l’omobilesbotransfobia e per i diritti dei figli di tutti e tutte le coppie omogenitoriali». E definisce «una vergogna che dopo un anno e mezzo di governo Meloni, l’Italia sia scivolata alla 36esima posizione su 48 in Europa sui diritti delle persone Lgbtqia+ Siamo più in basso dell’Ungheria». Le fa eco Zan: «Questi numeri dimostrano che l’Italia sta vivendo una stagione di pericolo». Lo stesso messaggio arriva da Giuseppe Conte, leader M5S: «Non so che hanno alcuni problemi con la libertà ei diritti degli individui. Il M5S c’è e ci sarà: contro le spinte reazionarie, per i diritti» .

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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