La super intelligenza artificiale batte i medici. Messa alla prova su più di 300 casi impossibili è in grado di raggiungere un’accuratezza nella diagnosi 4 volte superiore a quella ottenuta in media dai ‘colleghi’ medici umani (con costi minori) e lo fa anche con costi inferiori. La sfida è stata lanciata da un team di Microsoft Ai che ha provato a mettere a punto un sistema che riuscisse a emulare il processo diagnostico iterativo, cioè un percorso che parte da un punto, e poi perfeziona e migliora il risultato, testando ipotesi e aggiungendo man mano nuove informazioni. Proprio come farebbe un gruppo di esperti in carne e ossa.
L’intelligenza artificiale, spiegano gli autori dello studio nell’ambito del quale è stato valutato il sistema (disponibile in versione preprint, cioè non ancora sottoposto a revisione paritaria), promette grandi possibilità nell’ambizione di ampliare l’accesso alle conoscenze e al ragionamento medico specialistico.
Tuttavia, è la riflessione di partenza, la maggior parte delle valutazioni di modelli linguistici si basa su vignette statiche e domande a risposta multipla che non riflettono la complessità e le sfumature della medicina basata sulle prove di efficacia in contesti reali.
Microsoft ha affermato che, in abbinamento al modello avanzato di intelligenza artificiale o3 di OpenAI, il suo approccio ha «risolto» più di otto casi di studio su dieci. Quando questi casi di studio sono stati testati su medici praticanti – che non avevano accesso a colleghi, libri di testo o chatbot – il tasso di accuratezza è stato di due su dieci.
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Nella pratica clinica, i medici formulano e rivedono iterativamente ipotesi diagnostiche, adattando ogni domanda e test successivo a ciò che hanno appena appreso, e valutano l’evoluzione delle evidenze prima di formulare una diagnosi definitiva. Per emulare questo processo, il team di scienziati ha introdotto un sistema: il ‘Sequential Diagnosis Benchmark’, che trasforma 304 casi clinici difficili da diagnosticare, presentati alla conferenza clinico-patologica del ‘New England Journal of Medicine’, in incontri diagnostici graduali.
Microsoft ha compiuto «un autentico passo avanti verso la superintelligenza medica», afferma Mustafa Suleyman, amministratore delegato della divisione di intelligenza artificiale dell’azienda. Suleyman ha dichiarato al Guardian che il sistema funzionerà perfettamente entro il prossimo decennio. «È abbastanza chiaro che siamo sulla buona strada per raggiungere la quasi totale assenza di errori in questi sistemi entro i prossimi 5-10 anni. Sarà un enorme sollievo per tutti i sistemi sanitari del mondo», ha affermato.
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