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«Decisioni prese a tutela dei diritti dei tre bimbi»


È stata l’ultima ad arrivare insieme alla pm Angela D’Egidio: il suo intervento era il più atteso. Cecilia Angrisano, presidente del tribunale per i minori dell’Aquila, oggetto recente di attacchi della politica e più violenti dai social, ha ricevuto ieri pomeriggio l’abbraccio dei colleghi, a cominciare dall’Anm, dal vicepresidente Marcello De Chiara alla collega del distretto abruzzese Virginia Scalera, a seguito dell’ordinanza che ha disposto, dopo una istruttoria durata un anno, l’allontanamento momentaneo dei tre figli piccoli dai genitori, dividendo la famiglia nel bosco di Palmoli.

La giudice Angrisano: «Decisioni prese a tutela dei diritti dei tre bimbi»

«Noi abbiamo applicato delle regole giuridiche contemperate — ha detto Angrisano nel suo intervento — dopo aver fatto dei tentativi di un bilanciamento tra interessi e diritti sempre volto nell’ottica degli interessi del minore, quindi cercando la collaborazione dei genitori perché loro stessi riescano ad attuarli. Se questa collaborazione viene, se la disponibilità a migliorare c’è, si cerca di prendere la via più vicina a quel diritto principale e universale, che è quello del bambino alla felicità, che prevederebbe il poter vivere serenamente con i suoi diritti garantiti all’interno della sua famiglia di origine. Esiste uno strumentario che abbiamo utilizzato. Bene, male? Lo dirà la Corte che ci valuterà in appello, lo diranno i successivi gradi. L’occhio con cui noi decidiamo è quello dei diritti garantiti a tutti i minori a partire dalla Convenzione Onu del 1989».

La difesa

Per De Chiara «la critica è legittima ma va espressa entro certi limiti precisi. I social devono essere usati con cautela quando si parla di decisioni così complesse, perché il rischio è di compromettere da un lato la serenità e dall’altro dare messaggi fuorvianti. Ci sorprende poi che il ministro Carlo Nordio abbia nell’immediatezza annunciato una possibile ispezione ed abbia al contempo ammesso di non conoscere il contenuto del provvedimento. Ovviamente conosciamo le prerogative del ministro, ma ci piacerebbe una maggiore cautela». In riferimento alle recenti dichiarazioni del ministro Matteo Salvini contro il provvedimento del tribunale minorile dell’Aquila, De Chiara ha aggiunto come «questi attacchi strumentali ci preoccupano e ci spingono a temere che siano funzionali a una campagna che sta assumendo toni secondo noi inappropriati, perché si sta sempre di più trasformando in una campagna di delegittimazione alla magistratura. I magistrati hanno assunto una decisione all’esito di una lunga istruttoria, non dovrebbe questo diventare oggetto di propaganda. Mi auguro che le polemiche tendano a rientrare, ma se ci dovessero essere ulteriori attacchi l’associazione dirà la propria».

Sulla stessa lunghezza d’onda la presidente distrettuale Scalera, che partendo sempre da Nordio, ha detto: «Sarebbe auspicabile che quando si esprimono giudizi di qualsiasi tipo le carte vengano lette e che ci sia un rapporto con la giurisdizione il più possibile rispettoso della separazione dei poteri. Stiamo parlando comunque di una vicenda che interessa tre minorenni, quindi particolarmente delicata, in cui le istituzioni e la giurisdizione e la magistratura mettono impegno, passione e soprattutto serietà».


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