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L’Intelligenza artificiale generativa promette di rivoluzionare il mercato, ma molte aziende italiane la realtà è ben diversa: gli strumenti disponibili sono spesso dei veri e propri esperimenti malconci, lontani dall’essere affidabili e sicuri per un uso quotidiano. Un sondaggio di Harness mostra che quasi il 70% delle imprese spende molto tempo a correggere errori nel codice generato dall’AI e il 60% non ha procedure chiare per garantirne la sicurezza. Questo intoppo rischia di spegnere la scintilla dell’innovazione. Ed è proprio qui che entra in scena Datapizza, una scaleup italiana con l’ambizione di rivoluzionare il mondo dell’AI con soluzioni innovative, scalabili e soprattutto aperte a tutti.
Datapizza AI
Da questa visione nasce Datapizza AI, un framework (una «cassetta degli attrezzi» per sviluppatori) interamente open source e gratuito, progettato per consentire alle aziende di costruire sistemi di Intelligenza Artificiale avanzati (come RAG e Agenti AI) in modo solido, controllato e pronto per soluzioni commerciali da lanciare sul mercato.
I sistemi attuali spesso costringono le aziende a legarsi a un unico fornitore, sono complessi da personalizzare e difficili da correggere, generando una perdita di controllo e di tempo. Datapizza AI ribalta questo paradigma. «Il nostro obiettivo è fornire gli strumenti per innovare in modo profondo e scalabile, senza essere prigionieri di tecnologie straniere,» spiega Pierpaolo D’Odorico, CEO di Datapizza. «Vogliamo che le aziende italiane possano integrare I’intelligenza Artificiale in totale autonomia e sicurezza».
La piattaforma introduce un approccio modulare, quasi come un sistema di LEGO tecnologici: ogni componente è indipendente e può essere personalizzato o sostituito. Questo garantisce alle imprese un controllo totale su ogni passaggio, rendendo i sistemi più trasparenti, sicuri e facili da monitorare. «Cercavamo uno strumento che funzionasse nei progetti reali, non solo nelle demo,» aggiunge Luca Arrotta, Head of AI Engineering di Datapizza. «Abbiamo creato una soluzione per costruire velocemente sistemi AI affidabili, su cui avere pieno controllo e che garantisse la massima personalizzazione per le esigenze di ogni azienda». Il progetto, nato nel 2024 da un team di ricerca e sviluppo dedicato, si fonda su tre pilastri: controllo, velocità e flessibilità. Permette di sviluppare rapidamente, mantenendo il codice semplice e trasparente, e si adatta a qualsiasi esigenza specifica, garantendo un vantaggio competitivo cruciale.
Anche l’Italia deve dire la sua sull’intelligenza artificiale
«Vogliamo dimostrare che anche dall’Italia si può costruire qualcosa di grande nel mondo dell’AI,» conclude Alessandro Risaro, Co-founder & Presidente. «Lo abbiamo già fatto creando la nostra community di talenti, ma oggi facciamo un passo oltre: offriamo al mondo una tecnologia open source, che chiunque può usare e migliorare, contribuendo attivamente al panorama globale dell’Intelligenza Artificiale. L’Italia ha una storia di innovazione tecnologica, da Olivetti a Federico Faggin, inventore del microprocessore. È il momento di dire la nostra anche sull’Intelligenza artificiale e mostrare il valore del nostro ingegno».
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