Notizie Nel Mondo - Notizie, affari, cultura Blog Sports dall’incidente alla rinascita nel nuoto
Sports

dall’incidente alla rinascita nel nuoto


Nelle Paralimpiadi di Parigi arriva la medaglia d’oro per l’azzurro Stefano Raimondi nei 100 rana SB9. L’italiano ha guidato per l’intera gara, chiudendo con un largo vantaggio la prima vasca e tenendo poi nella seconda. Sesto posto per l’altro italiano in gara, Riccardo Menciotti.

L’oro di Raimondi alle Paralimpiadi 

«Lo volevo a tutti i costi. Non so a quanto sono passato alla prima vasca ma velocissimo. Gli ultimi 25 non finivano mai. Ma sapevo che l’oro stava arrivando. Ho tenuto duro e alla fine ce l’ho fatta».

Così il nuotatore paralimpico italiano ha commentato il suo successo in vasca. «Questa medaglia la dedico al mio team e alla mia famiglia che sono qui alla stadio. Da sette mesi sono papà. Essere sull’Olimpo da papà è un’altra emozione. A stento trattengo le lacrime», aggiunge. «Gli ultimi metri ho sofferto ma questa atmosfera condiziona e forse ho esagerato. Non so che tempo ho fatto ma ho esagerato», sottolinea Riccardo Menciotti che è arrivato sesto.

Chi è Stefano Raimondi

Nato a Verona il 1 gennaio 1998, Stefano Raimondi è un nuotatore paralimpico, specializzato nei 50 stile libero S10, 100 rana SB9, 100 stile libero S10, 100 farfalla S10, 100 dorso S10, 200 misti SM10 e nelle staffette. Un incidente, all’età di 15 anni, gli provoca una lesione alla gamba sinistra. Già prima gareggiava tra i normodotati. Dal 2013 si dedica invece al nuoto paralimpico.

Tra i momenti da incorniciare della sua carriera sportiva c’è quello del 2014, un anno dopo l’incidente, quando sale sul terzo gradino del podio ai Campionati Italiani Giovanili per normodotati, ma anche l’oro inaspettato nei 50 stile libero ai Mondiali di nuoto paralimpico di Londra del 2019. «Finalmente gli atleti paralimpici godono della grande visibilità mediatica. Siamo paragonati in tutto e per tutto agli atleti normodotati e sono molto grato della strada fatta dal movimento».

La vittoria, per Stefano, è frutto sempre e solo dell’impegno: «Il successo dipende solo da noi e dalle nostre capacità, per questo ha un valore speciale». La vita di atleta, ritiene, «è esempio di una vita completa, sana, piena di obiettivi e stimoli». L’azzurro ama molto la musica degli anni ’80 e ’90. Del nuoto, invece, adora il momento in cui scende in acqua, si immerge e si isola dal resto del mondo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Exit mobile version