27.08.2025
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Politics

dalla presidenza dell’Inps all’approdo a Bruxelles


Alla fine, la fumata bianca è arrivata. Sarà Pasquale Tridico il candidato per il centrosinistra alle prossime elezioni in Calabria, in programma per il 5 e 6 ottobre. 

L’ufficialità arriva dalla riunione dei delegati regionali, riunitasi questa mattina a Lamezia Terme. All’incontro hanno preso parte i rappresentanti di Pd, M5S, Avs, Federazione riformista, Psi, Italia viva, Azione, +Europa, Partito repubblicano, Demos, Mezzogiorno federato e Rifondazione comunista. 

Un risultato bollato dal senatore Nicola Irto, segretario regionale dei dem calabresi come un «dato politico straordinario»: «Mettere assieme 12 sigle, 12 partiti attorno a una candidatura, attorno a un programma, attorno a una coalizione larghissima  è un segnale di unità larghissima. Noi abbiamo fatto tesoro degli errori del passato», il commento. A contribuire, sicuramente, è stato il profilo del candidato, con un passato istituzionale alle spalle —  capace per questo di farsi apprezzare dalle forze più riformiste — ma ciò nonostante, volto tra i più rappresentantivi del Movimento, in quanto «inventore» del Reddito di cittadinanza. 

 

Il background accademico 

Quello di Pasquale Tridico è, innazitutto, il profilo di un tecnico: professore ordinario di politica economica e docente di economia del lavoro presso il dipartimento di economia dell’Università Roma Tre, Tridico è stato direttore del centro di ricerca di eccellenza Jean Monnet Labour, Welfare and Social Rights, titolare della cattedra Jean Monnet dell’Unione europea in Economic Growth and Welfare Systems, e coordinatore del corso di laurea magistrale in mercato del lavoro, relazioni industriali e sistemi di welfare.

Tra i temi al centro delle sue ricerche soprattutto  l’economia del lavoro e i sistemi di welfare, con particolare attenzione al tema delle disuguaglianze del lavoro e della scarsa crescita. 

Un profilo che lo fa avvicinare fin da subito al Movimento 5 stelle, tanto da finire all’interno del totonomi dei papabili ministri, a seguito delle elezioni del 2018 che porteranno alla formazione del governo giallo-verde.  Sfumato il sogno di divenire ministro del Lavoro, il governo Conte I, dopo un anno lo designerà  presidente dell’Inps, incarico ricoperto fino al maggio 2023. 

Il ruolo nell’Inps 

In qualitò di presidente, Tridico si è trovato a traghettare l’istituto previdenziale in una fase molto delicata dell’emergenza covid: in quella circostanza l’Inps ha erogato prestazioni per circa 60 miliardi di euro, arrivando così a sostenere 16 milioni di cittadini. Ma ha anche contribuito allo sviluppo tecnologico dello stesse ente  (da circa 250 milioni annui all’inizio del mandato fino a 520 milioni circa) e alla sua ripresa economica: nella conferenza stampa di addio, prima del commissariamento dell’ente da parte del governo Meloni, ha messo in luce un risultato di bilancio per il 2022 positivo per  7.146 milioni, in miglioramento di 10.857 milioni rispetto al dato negativo del 2021.

Il padre tecnico del Rdc

Prima di diventare presidente dell’Inps, a maggio 2019, Tridico — in qualità di  consulente del Ministero del Lavoro — allora guidato guidato da Luigi Di Maio — ha avuto un ruolo centrale nella progettazione del reddito di cittadinanza, misura bandiera del M5S. Al punto che alcuni lo definiscono il «padre tecnico del reddito di cittadinanza». Misura che, nonostante le critiche ricevute, Tiridico ha continuato a difendere anche nel ruolo di numero 1 dell’Inps sottolineando che ha evitato che in Italia ci fossero oltre 1 milione di poveri in più, soprattutto durante la pandemia. Definendo «un errore» — al momento dell’abbandono dell’incarico —  il taglio ai sussidi contro la povertà che sarebbe stato introdotto a partire da settembre con la partenza delle nuove regole sul supporto per la formazione e il lavoro per quelle famiglie nelle quali non ci sono anziani, minori o disabili.

L’approdo a Bruxelles

Il contributo di Tridico, al Movimento, in particolare per le attiività riguardanti la formazione, è proseguito nel corso degli anni. Per questo, quasi scontata è stata la scelta fatta da Giuseppe Conte, di candidare Tridico come capolista del partito nella circoscrizione Sud in vista delle elezioni europee di giugno. Prova delle urne che il Tridico supera raccogliendo ben 119.071 preferenze.

A Bruxelles rimane per poco, però, un parlamentare semplice: già poco dopo le elezioni viene eletto presidente della Sottocommissione per le questioni fiscali della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo. Un incarico a cui, con la candidatura alle elezioni regionali in Calabria, Pasquale Tridico sarà costretto a rinunciare. 


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