18.05.2025
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Politics

dalla nomina dell’influencer ai viaggi e le smentite. Cosa è successo


La vicenda tra il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia, esplosa tra agosto e settembre 2024, ha generato un grande scandalo politico e mediatico.

Tutto è iniziato quando Boccia ha dichiarato sui social di essere stata nominata Consigliera per i Grandi Eventi del Ministero della Cultura, con un presunto ruolo nell’organizzazione del G7 della Cultura a Pompei. Tuttavia, il Ministero ha smentito questa nomina, definendola «una notizia falsa». Nonostante ciò, Boccia ha continuato a sostenere la sua versione, affermando di aver partecipato a riunioni e sopralluoghi relativi all’evento.

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Il caso Boccia

Il 3 giugno 2024, Boccia era presente al Parco Archeologico di Pompei insieme al ministro Sangiuliano per una visita tecnica, e successivamente ha partecipato ad altre attività istituzionali.

Secondo le sue dichiarazioni, tutte le spese dei viaggi sarebbero state coperte dal Ministero, come avviene per i consiglieri ufficiali. Al contrario, Sangiuliano ha sostenuto che non le è mai stato conferito un incarico ufficiale e che la sua partecipazione è stata interrotta appena si è reso conto della situazione.

La smentita

La situazione ha preso una piega ancora più complicata quando Boccia, stamattina su Instagram, ha risposto direttamente alle affermazioni di Sangiuliano, insinuando che la decisione di revocare la sua nomina sia stata presa per motivi poco chiari. Ha dichiarato: “Siamo sicuri che la nomina non ci sia stata? A me la voce che chiedeva di strappare la nomina sembrava femminile… la riascoltiamo insieme?». Inoltre, ha respinto le accuse di conflitto di interesse, domandandosi ironicamente come il capo di gabinetto abbia potuto riscontrare tali conflitti durante le vacanze estive.

I viaggi nel mirino

Ci sono anche due viaggi in provincia di Imperia, uno a Riva Ligure lo scorso 11 luglio e uno a Sanremo il 16 luglio, nella bufera politica sollevata da Maria Rosaria Boccia, la presunta consulente del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. «Ho pagato la trasferta di tasca mia — ha detto il sindaco di Riva Ligure, Giorgio Giuffra — senza gravare sulle tasche dei cittadini, come fanno in silenzio anche i sindaci di altri piccoli Comuni che per motivi sociali o di marketing mettono mano al portafoglio. Solitamente non dico nulla, ma visto il clamore della vicenda, sono costretto a precisarlo». Sangiuliano, Boccia e alcuni componenti dello staff dunque sono stati ospiti personali di Giuffra. Se a Riva Ligure Sangiuliano ha compiuto una breve visita del borgo marinaro, partecipando di sera all’inaugurazione dell’evento Sale in Zucca, al Casinò ha invece preso parte, come autore, a un’edizione della rassegna culturale «I Martedì Letterari», dove ha presentato il suo libro dal titolo «Giuseppe Prezzolini — L’anarchico conservatore». In questo caso è stato il Casinò a pagare la trasferta a Sangiuliano e al suo staff, tra cui appunto la stessa Boccia: il ministro e i suoi collaboratori — precisa il Casinò — hanno ricevuto lo stesso trattamento degli altri ospiti. Sangiuliano ha partecipato come scrittore, non come ministro. 

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