17.05.2025
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Economy

dai regionali all’Alta velocità rischio caos


Si prospetta un week-end di fuoco per chi ha in programma un viaggio in treno. Attesi forti disagi per lo sciopero nazionale di oggi e domani che coinvolge il gruppo Fs, Italo, Tper e Trenord, proclamato da alcune sigle sindacali autonome. Treni fermi (a parte quelli garantiti) dalle ore 21 di sabato 6 alle ore 21 di domenica 7 luglio, compresi quelli ad Alta velocità e a lunga percorrenza.

Lo sciopero nazionale — fanno sapere da Fs — potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero. Trenitalia, dice una nota, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, invita tutti i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, ove possibile, a riprogrammare il viaggio.

L’agitazione, annunciata nei giorni scorsi, ha suscitato la reazione delle associazioni dei consumatori, che hanno richiesto la verifica dei termini del preavviso. Ma la Commissione di garanzia per gli scioperi ha bloccato, per mancato rispetto delle tempistiche previste in questi casi, solo l’adesione di due sindacati autonomi, Usb Lavoro privato e Assemblea Nazionale. Il preavviso, ha ricordato il garante, non può essere inferiore a 20 giorni.

TURISTI PENALIZZATI

Lo sciopero penalizzerà naturalmente anche i turisti stranieri che hanno scelto di venire in Italia a luglio, oltre alle famiglie che speravano di passare tra sabato e domenica qualche ora al mare o in montagna spostandosi in treno. La mobilitazione potrebbe determinare, inoltre, eventuali modifiche al servizio anche prima del suo inizio e dopo la sua conclusione. Per quanto riguarda i convogli che si troveranno in viaggio alle 21 di questa sera, arriveranno comunque alla destinazione finale a patto che questa sia raggiungibile entro un’ora di viaggio al 8massimo. C’è anche il pericolo, quindi, di venire «scaricati» in una stazione a metà tragitto e di restare bloccati lì fino all’esaurirsi della protesta. Ovviamente chi subirà i disagi potrà chiedere i rimborsi secondo le consuete modalità.

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