«È esistita una cultura di sinistra oggettivamente potente, coerente e organica, quella gramsciana, bisogna dargliene atto. Ma c’è stata anche, progressivamente, un’erosione, dal momento in cui si è generato il divorzio tra consenso e potere. Avevano gli intellettuali e se li sono persi, si sono affidati agli influencer e poi hanno scoperto che anche loro erano dei quattrinari. Gli sono rimasti solo i comici, ormai». Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli, intervenendo a Firenze all’evento ‘Spazio cultura’ promosso dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia. (LaPresse)
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