Notizie Nel Mondo - Notizie, affari, cultura Blog Politics così si prova a chiudere il caso
Politics

così si prova a chiudere il caso


Piero Fassino e il furto del profumo al duty-free. Sembra il nome di una pellicola girata a Bollywood, ma è pura realtà. Dopo la denuncia, il caso potrebbe chiudersi nelle prossime ore di oggi, 31 luglio, con il semplice pagamento di una multa di 500 euro. Tutto dipenderà dalla scelta del giudice che dovrà decidere il destino del deputato del PD. L’autorità giudicante potrebbe dichiarare estinto il reato se Fassino pagherà una somma corrispondente alla metà della pena pecuniaria massima stabilita.
 

Piero Fassino e il furto del profumo. La commessa del duty free: «Ha preso lo stesso Chanel altre due volte»

Cosa era successo

L’episodio è avvenuto il 15 aprile scorso.

Fassino era a Fiumicino in attesa del suo volo per Strasburgo. Quel giorno doveva presiedere i lavori dell’Assemblea del Consiglio d’Europa dato che è a capo del comitato Medio Oriente. Poi il presunto furto: un profumo da 100 euro di Chanel. Secondo le testimonianze dei lavoratori del duty free 25 del Terminal 1 la mattina del 15 aprile alle 10,30 non è stata l’unica. 

Il video incriminato

L’avvocato Fulvio Gianaria spiega a la Repubblica: «Il video? È molto equivoco, sembra che ci sia stata una dimenticanza». Inoltre, il difensore spiega che ha deciso, insieme al suo assistito, di no naffrontare un processo per la sua portata mediatica. Non arriverà l’archiviazione per tenuità del fatto. E per adesso non si parla di risarcimenti all’azienda. Aelia Lagardere ha negato del resto ogni trattativa. Il sostituto procuratore Alessandro Gentile ha dato parere favorevole. Poi ha trasmesso il fascicolo al Gip: ora tocca a lui decidere —  senza fissazione di udienza. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Exit mobile version