11.05.2025
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Economy

Cos’è la tassa del 2% sui patrimoni che verrà proposta al G20 da Lula e chi sono i Paesi che si oppongono


Una tassa del 2% sui grandissimi patrimoni. La proposta, che riprende quelle di alcune ong come Oxfam, sarà sostenuta al prossimo G20 dal presidente del Brasile (che quest’anno guida il forum internazionale), Luiz Inacio Lula da Silva. Solo in Italia si porterebbero in dote allo Stato circa 16 miliardi di euro l’anno, utilizzabili per la spesa pubblica (tra cui scuola, sanità e pensioni anticipate). Un fronte di Paesi dello stesso G20, però, è pronto a dire «no», rendendo molto difficile un accordo sul tema come accaduto per la Global minimum tax, la tassa minima del 15% per le multinazionali in tutto il mondo.

«Sosteniamo la tassazione sui grandi patrimoni — ha spiegato Lula — un gruppo di soli 3mila individui concentra la ricchezza del pianeta. Se mettessimo una tassa del 2% anche solo su di loro, si aiuterebbe a eliminare la fame nel mondo. Tremila miliardari possiedono quasi 15mila miliardi di dollari». In Italia la proposta è sostenuta da un fronte di 154 economisti, tra cui Fabrizio Barca, Leonardo Becchetti, Guido Alfani e Alessandro Santoro. Vediamo nel dettaglio come funzionerebbe e chi si oppone al livello internazionale.

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