Si ritrovavano a casa di Marco Poggi, il fratello piccolo di Chiara. Andrea Sempio, Mattia Capra, Roberto Freddi e Alessandro Biasibetti, la «compagnia» o «comitiva» di ragazzi di Garlasco (così si erano definiti loro davanti ai carabinieri) sono spesso citati nelle carte dell’epoca come fossero una cosa sola. Tutti classe 1988, tutti in bicicletta, tutti appassionati di videogame: si erano conosciuti a scuola ed erano cresciuti insieme lì in paese. Molti di loro hanno mantenuti i rapporti nel tempo, anche dopo l’omicidio. All’epoca del delitto di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto 2007, erano poco più che maggiorenni. Una comitiva di amici. Ma davvero il loro rapporto era così unito come si è sempre pensato? E’ questo che stanno cercando di capire gli inquirenti nella nuova inchiesta sul caso Garlasco. L’interrogatorio di Marco Poggi di domani servirà ai pm proprio per dare risposte alle contraddizioni emerse nelle dichiarazioni di Sempio, che rimane l’unico indagato.
Le gemelle Cappa e Chiara Poggi, l’alibi verificato, i rapporti tesi con lo zio e l’ultima telefonata: il legame tra le cugine torna sotto la lente dei pm