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Sono 200 le amministratrici di Fratelli d’Italia — tra sindaci, presidenti, consiglieri donna — che si sono date appuntamento a Riccione per la prima edizione del Forum di aggiornamento a loro dedicato. L’evento celebrerà la presenza e l’attività femminile nelle istituzioni pubbliche e si terrà domani, 9 novembre, al Palariccione, organizzato dal dipartimento Coordinamento autonomie locali del partito, guidato dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi. «Per merito, per amore, per libertà: oltre il soffitto di cristallo, la nostra sfida alle stelle» questo il titolo dell’evento in cui le amministratrici iscritte seguiranno le «lezioni» delle donne di governo — d’altronde FdI è il primo partito in Italia ad aver portato a Chigi una donna — delle istituzioni e delle responsabili dei dipartimenti di Fratelli d’Italia, sui temi che appassionano le comunità locali. Obiettivo: scambiare buone prassi e creare una rete nazionale fra amministratrici.
Il «pink power» in Fratelli d’Italia. Luxuria con Roccella al dibattito finale
Durante la manifestazione tutta al femminile del partito di governo si alterneranno dibattiti e incontri su amministrazione e sicurezza, politiche sociali, cultura, turismo, finanza locale, il tutto affinché le amministratrici possano arricchire di competenza la loro azione quotidiana e trovare risposte alle tante esigenze dei cittadini.
Fra i presenti, anche il responsabile della segreteria politica e tesseramento di Fdi, nonché sorella della premier, Arianna Meloni, ministri e sottosegretari.
All’attenzione delle amministratrici saranno portati esempi pratici, sarà illustrata la strada del governo, e saranno studiate le soluzioni più utili. Le amministratrici potranno concentrarsi sulla formazione grazie anche al servizio, attivato per l’occasione, di animazione per i bimbi delle partecipanti.
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Nel pomeriggio, invece, il focus sarà su diritti e pari opportunità con un confronto tra la ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, e Vladimir Luxuria, attivista, opinionista e già deputato della Repubblica. Per il dibattito conclusivo, dunque, è stata scelta un’ospite non proprio scontata per un partito conservatore come FdI, da sempre contrario all'»ideologia gender» e che, recentemente, ha pure reso la maternità surrogata «reato universale». Di certo, con questa scelta, il partito della premier dimostra di essere disponibile al confronto: con l’invito a Luxuria ha aperto uno spiraglio — seppur non a un vero riconoscimento — almeno all’ascolto di sfumature del femminile meno tradizionali.
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