11.05.2025
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Economy

coprono metà della domanda di elettricità italiana


L’energia prodotta da fonti rinnovabili lo scorso mese di maggio ha coperto oltre metà della domanda italiana, un livello mai raggiunto prima. La crescita è dovuta soprattutto all’idroelettrico, alimentato da piogge e nevi abbondanti, e dall’aumento dei pannelli solari attaccati alla rete grazie agli incentivi del Superbonus. È quanto emerge dai dati diffusi ieri da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia.

IL FABBISOGNO
Il mese scorso il fabbisogno di energia elettrica è stato pari a 24,7 miliardi di kWh, con una crescita dell’1,9% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. L’incremento recupera tuttavia solo parzialmente il dato di maggio dello scorso anno (-7,4%) ed è stato registrato con lo stesso numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile sostanzialmente in linea rispetto a quella del 2023.

In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 21,2 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica (era 42,3% a maggio 2023). Si tratta del valore su base mensile più alto di sempre, sottolinea Terna in un comunicato.

L’EFFETTO
In aumento la fonte idrica (+34,7%), fotovoltaica (+36,3%) ed eolica (+10,5%). L’incremento di produzione dell’energia solare (+1.062 GWh) è dovuto all’effetto combinato dell’aumento di capacità in esercizio (+669 GWh) e del maggior irraggiamento (+393 GWh). In diminuzione invece la fonte geotermica (-4,3%) e termica (-14,6%) come diretta conseguenza della crescita delle rinnovabili. A maggio inoltre la produzione a carbone, che in Italia va verso la dismissione completa, ha coperto circa l’1% della richiesta totale e dall’inizio dell’anno si mantiene inferiore al 2%. La crescita delle rinnovabili si vede anche dall’accelerazione della capacità in esercizio, che nei primi cinque mesi del 2024 è in aumento del 42% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Guardando a livello territoriale, la variazione di maggio è stata +1,8% al Nord e al Centro; +2,3% al Sud e Isole. Prendendo invece in considerazione i primi cinque mesi dell’anno il fabbisogno nazionale è in crescita dell’1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2023.

LE IMPRESE
I consumi industriali delle imprese ‘energivore’ registrano un aumento dell’1,4% rispetto a maggio 2023. Positivi i comparti della cartaria, siderurgia, mezzi di trasporto ed alimentari. In flessione quelli della meccanica, ceramiche e vetrarie, metalli non ferrosi, cemento calce e gesso e chimica.

Infine lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’84,7% dalla produzione nazionale e per la quota restante (15,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,8 TWh; a livello progressivo, da gennaio a maggio 2024, l’import netto è in aumento del 5,6%.

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