Casa, revisione del blocco dell’uso dei bonus per le compensazioni, perimetro dell’aumento dell’Irap restringendolo a banche e assicurazioni, lasciando fuori le holding industriali. Ieri a tarda serata, mentre le commissioni Bilancio di Camera e Senato terminavano la seconda giornata della lunga serie di audizioni sulla manovra, il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, faceva il punto sui correttivi alla legge di Bilancio con lo stato maggiore del partito azzurro.
LE AUDIZIONI
La giornata si era aperta con i sindaca ti e con Confindustria pronta a chiedere uno sforzo maggiore per rilanciare il tessuto produttivo italiano. Per Viale dell’Astronomia, rappresentata dal direttore generale Maurizio Tarquini, la manovra è «un primo, parziale, intervento». L’avvio di un percorso che, per gli industriali, ha almeno altre due priorità: la rimodulazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e il costo dell’energia.
Ma i nodi da affrontare sono anche altri dalla necessità di dare un’orizzonte di lunga durata all’iper-ammortamento fino a più risorse per i contratti di sviluppo, già dal 2026. Tutto per sostenere investimenti e crescita, che, per Confindustria, passano da un piano triennale da 8 miliardi l’anno. Poi c’è il tema della tassazione e del divieto di usare i crediti d’imposta per compensare i contributi Inps e Inail che, a turno, è stato sollevato da molti degli auditi che si sono alternati con brevi interventi -in genere sei minuti- nell’aula convegni del Senato. Federica Brancaccio, presidente dei costruttori dell’Ance, ne ha fatto uno dei punti centrali del suo intervento, assieme al caro-materiali. Questo perché la misura mette in difficoltà «imprese serie e strutturate», che non hanno ceduto i crediti contando di poterli usare per contributi previdenziali e premi assicurativi. Forza Italia si è impegnata ad intervenire. Altri emendamenti degli azzurri riguarderanno l’aumento della tassazione sugli affitti brevi, l’articolo 18, le risorse per le forze dell’ordine e l’aumento di due punti dell’Irap per chiare che non dovrà riguardare le holding industriali, ma solo banche e assicurazioni. Queste ultime sono pronte a contribuire alla manovra. «Non ci tiriamo indietro, ma il contributo deve essere equo», ha spiegato il presidente dell’Ania, Giovanni Liverani. «In termini cumulati, il nostro contributo straordinario nell’orizzonte temporale della legge di Bilancio 2026 è stimabile in 2,2 miliardi, di cui 600-700 milioni da eccedenze di misure pregresse». Le compagnie lamentano il prelievo già superiore a quello di altri settori. Sommando le maggiorazioni regionali l’Irap per le assicurazioni è attorno al 9%. Liverani ha inoltre ricordato che tra le detrazioni oggetto di ridimensionamento vi sono anche quelle relative a premi assicurativi con finalità previdenziali, assistenziali e di protezione.
«Le critiche sono utili per capire come migliorare», ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, commentando le audizioni. Il quadro completo dei possibili correttivi si avrà il 14 ottobre. Entro il 18 le forze politiche dovranno segnalare i temi caldi, i cosiddetti prioritari, il cui numero sarà definito la prossima settimana con il governo. Il calendario delineato conta di portare la manovra in Aula al Senato il 15 dicembre. Così da liberare il testo per la Camera e per l’ok finale a cavallo di Natale.
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