Quandi si cresce si cambia. Inevitabile. È successo anche per Ambra Angiolini. Quella ragazzina non c’è più, almeno in parte. E crescendo, a volte, si rinnega anche quello che si è stati. È stato così anche per lei. «C’è stato un periodo in cui non ne volevo sapere di quell’Ambra lì. Se oggi potessi avere un regista della mia vita, vorrei che fosse lei. Sarebbe la parte più ironica, sfacciata. Le due insieme farebbero danni belli». A La Repubblica la «ex ragazza» di Non è la Rai ha aperto un nuovo capitolo di sè. Grazie anche alla musica. Ora per esempio «sto ripercorrendo tutto Antonello Venditti».
Non è la Rai
Quando si guarda indietro Ambra torna a pensare alle parole di Gianni Boncompagni. «Da lui ho imparato l’ironia, la scialuppa di salvataggio della vita.
Diceva “non farti fregare, realizzati nella vita vera, fai come i bimbi: allunga il braccio e prendi la distanza”. Sono ancora con quel braccetto un po’ teso. Ecco perché a volte sembro distaccata». Un momento molto belle della sua vita nonostante le tante critiche. «Il pregiudizio — racconta ancora a La Repubblica — l’ho assaggiato dai giornali, i critici, i colleghi. Le donne della mia vita oggi sono quelle che incontro e che mi chiedono di essere abbracciate. E io le abbraccio».
La bulimia
Ambra non si è mai nascosta. Ha parlato dei suoi problemi di bulimia, ha raccontato di sè in lungo e in largo tra televisione, libri scritti e raccontati e poi il teatro. Tante battaglie, molte vinte. «Le mie cause le ho scelte da ragazzina. La comunità Lgbtq+, con cui convivo da una vita, la famiglia che mi sono scelta. La questione femminile, non solo perché nasco donna, il no a ogni razzismo. Messe insieme raccontano la mia politica».
I figli
Tra le vittorie anche la famiglia, a modo suo. Jolanda lavora in teatro con lei («Fin da quando allattavo i miei figli hanno frequentato i camerini. (…) Jolanda aveva lo sguardo acceso. Si guardava intorno, ora è preziosa dietro le quinte». Poi c’è Leonardo. Lui invece «non vuole essere localizzato. (…) Una ribellione legittima, non vuole essere associato ai genitori famosi, per ora ci è anche riuscito».
Renga
Due figli avuti da Francesco Renga con cui Ambra ha costruito un rapporto vero anche dopo dieci anni di matrimonio. «In troppi si riempiono la bocca di slogan, ma nella vita non scelgono davvero la pace. Francesco e io l’abbiamo scelta ma quando ne parliamo fa più effetto. Mi ha dato noia che non ci si stupisca della violenza ma ci si accanisca con chi propone qualcosa di diverso, che sa di quel che ci piacerebbe vivere in questo mondo orribile di persone che si detestano. Pensi quanto c’era bisogno di un messaggio come il nostro». Poi aggiunge a La Repubblica: «Può succedere che due persone separate si dicano ancora ti amo. È chiaro che ha un valore legato a qualcosa di grande del passato, che condividiamo felicemente».
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