Trenta gioielli unici. Dalle grandi collane ai sorprendenti anelli, dai bracciali alla tiara. Dal 7 giugno arriva a Roma «Superstones»: il grande progetto creativo ideato e realizzato da Giovanni Raspini, famoso brand di gioielli. La mostra si aprirà nella settecentesca Coffee House di Palazzo Colonna. Superstones nasce come una vera e propria sfida stilistica e concettuale: cercare la bellezza del gioiello nell’inusuale. Sostituire minerali e pietre alle gemme preziose utilizzate tradizionalmente in gioielleria, operando una sorta di rivoluzione, aprendo così lo spazio a nuove visioni e possibilità. La frattura che Giovanni Raspini innesca con questa mostra sontuosa è dirompente: da una parte l’assenza delle gemme e delle pietre preziose, dall’altra la vivida presenza di pietre e minerali naturali di ogni tipo, provenienza e aspetto.
La mostra
La mostra, focalizzata sull’esposizione di trenta gioielli unici, si distingue per la sua audacia e innovazione nel campo della gioielleria contemporanea. Con Superstones, il designer toscano Giovanni Raspini ha saputo vedere le potenzialità artistiche delle pietre scelte per le sue creazioni. Un impegno frutto di una grande energia creativa e del lavoro corale di spiriti visionari, artigiani talentuosi e ricercatori che hanno potuto esprimersi al meglio sotto la direzione di Giovanni Raspini, a sua volta artefice in prima persona di meravigliose creazioni. «Pensavo a Superstones da molto tempo — rivela Giovanni Raspini — con l’idea eccentrica di sostituire, nelle mie creazioni di pezzi unici, minerali e pietre alle consuete gemme: utilizzare cristalli lucenti, minerali dai colori, dalle dimensioni e forme fantasmagoriche, pietre rare, materiali sconosciuti ai più, ma anche coralli e perle barocche. Ho così scoperto un mondo affascinante e misterioso da cui partire per creare gioielli assolutamente non convenzionali, per stile, ricchezza e dimensione». «È una sfida importante quella di Superstones — continua — poiché il decoro e la struttura stessa del gioiello tiene conto ed è in perfetta sintonia stilistica con le pietre utilizzate, che divengono dei veri e propri frammenti narrativi».
Per Superstones, Giovanni Raspini ha sentito l’esigenza di coinvolgere interlocutori professionali ed esperti del settore.
Grazie al rapporto con l’Università di Firenze, si è instaurata una proficua collaborazione col professor Giovanni Pratesi, geologo e divulgatore scientifico di fama internazionale, già conservatore delle prestigiose raccolte mineralogiche del Museo di storia naturale di Firenze.
I gioielli in mostra
Fra i molti gioielli in mostra è opportuno citare la collana Stone Reef, dove il dialogo fra le madrepore della barriera corallina modellate in bronzo e le pietre che nascono nelle viscere della Terra, risulta davvero interessante, grazie anche alla bellezza e rarità dei minerali utilizzati; la collana Pappagalli, con gli uccelli svolazzanti coperti di smalti colorati, le immense foglie tropicali in bronzo dorato, ma soprattutto la grande malachite, un minerale di un verde intensissimo che ricorda, per forma e colore, il cuore pulsante e profondo della selva amazzonica; l’anello Profondo Blu abbellito da un’intensa azzurrite, sulla quale delicati delfini in argento dorato saltano e si rincorrono; il bracciale Drago, sontuoso e imponente, la cui ispirazione fantasy si confronta con la forza materica del metallo e gli artigli sembrano quasi avvolgere e dominare il polso umano, mentre un frammento di quarzo color arancio-ruggine rimane incastonato dietro la testa del mostro; la collana Bollicine in un pregevole calcedonio color violetto, con le bolle sferiche realizzate in bronzo bianco ed alcune luminose perle barocche… Un lavoro di creazione e ricerca che via via si riflette anche nell’animo stesso del brand toscano, influenzando e offrendo linfa vitale alle nuove proposte e collezioni stagionali.
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