11.05.2025
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coinvolti 20 sudamericani, stazione chiusa per 40 minuti


Per almeno venti minuti è rimasto chiusa al pubblico la fermata della Metro A Barberini dopo che, nel pomeriggio di ieri, una maxi rissa fra bande di sudamericani ha richiesto l’intervento di polizia, carabinieri e personale sanitario del 118. Da quanto accertato, mentre sono ancora al vaglio le immagini del sistema interno ed esterno di videosorveglianza, due gruppi di cittadini sudamericani sono venuti allo scontro diretto probabilmente per motivi legati ai furti compiuti a danno di passeggeri e turisti.

LA RICOSTRUZIONE

Sulla base, infatti, delle prime testimonianze raccolte, molti pendolari hanno denunciato di essere stati derubati di effetti personali come portafogli e cellulari e che alcuni uomini avrebbero iniziato a picchiarsi. Fra le persone coinvolte risulterebbero esserci anche delle donne. Per motivi di sicurezza, poiché si riteneva possibile che alcuni di loro fossero armati anche di coltelli, la stazione è rimasta chiusa per non meno di venti minuti. In sette, tutti uomini e tutti di origini sudamericane, sono stati poi fermati e portati al commissariato Viminale. Le loro posizioni restano al vaglio. Mentre per gli altri partecipanti alla maxi rissa sono in corso le indagini poiché nel caos che si è venuto a creare, diversi hanno avuto la meglio riuscendo a scappare prima dell’arrivo della polizia e dello stop alla fermata dei treni in stazione. Si confida dunque nelle telecamere per riuscire a identificare le altre persone coinvolte.

La rissa è scoppiata proprio a ridosso dei binari ma considerato che a prendervi parte sono state circa 20 persone, l’agitazione e il caos si è propagato per tutta la parte sottostante le scale mobili. Ad intervenire inizialmente è stata la vigilanza interna della metropolitana che ha fermato i primi uomini e da una iniziale ricostruzione pare che la rissa si sia propagata all’interno di un convoglio diretto alla stazione successiva di piazza di Spagna. Motivo per cui il vagone è stato evacuato.

Diversi i turisti e i passeggeri che, impauriti si sono precipitati all’esterno.

LA PAURA

«Sembrava una guerriglia — ha detto un turista giapponese — c’erano due gruppi che si fronteggiavano e urlavano, abbiamo avuto paura e siamo corsi subito fuori». Fortunatamente, pur nella concitazione del momento, nessuno è dovuto ricorrere alle cure mediche dei sanitari del 118. Non è purtroppo la prima volta che la metro di Roma si trasforma in teatro di violenze e aggressioni. Tante le operazioni condotte dalle forze dell’ordine per contrastare l’annoso problema dei borseggiatori con una media giornaliera di cinque arresti.

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