Oltre 200 miliardi di euro. A tanto ammonta l’impegno profuso nel 2024 dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) a sostegno di sanità pubblica, infrastrutture, comunità territoriale e sviluppo sostenibile del Paese.
A illustrare in dettaglio le cifre contenute nella relazione annuale del Comitato, presentata ieri a Montecitorio alla presenza del presidente della Camera Lorenzo Fontana, il sottosegretario con delega al Cipess, Alessandro Morelli, l’amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme, il presidente di Simest, Pasquale Salzano, il rettore dell’Università Luiss Guido Carli, Paolo Boccardelli, e il capo dipartimento al Cipess, Bernadette Veca.
IL DELIBERE
Tra le principali delibere a dottate, figurano i 133 miliardi di euro destinati al Servizio sanitario nazionale («il livello più alto mai registrato in termini assoluti», ha detto Morelli), gli oltre 44 miliardi destinati al contratto di programma con Anas per il periodo 2021-2025, i 15 miliardi di risorse del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027 e 945 milioni per la ricostruzione post-sisma in Abruzzo.
Dei 44 miliardi del piano Anas, ha spiegato Gemme, «37 riguardano nuove opere e 5 la manutenzione programmata, mentre i restanti fondi riguardano progetti in fase di approvazione: attualmente, sono 104 i cantieri in corso per 12 miliardi, numeri in crescita rispetto agli anni precedenti, e 41 cantieri in fase di prossimo avvio».
«Il Fondo 295/73, gestito da Simest in convenzione con la Farnesina e deliberato annualmente dal Cipess — ha sottolineato Salzano — si conferma uno strumento strategico per sostenere la competitività delle imprese italiane sui mercati globali: il piano 2025 prevede il supporto a commesse per oltre 14 miliardi».
Anche per il 2024, ha aggiunto Morelli, «il Cipess ha continuato a svolgere la sua funzione strategica di programmazione economica contribuendo al rilancio degli investimenti pubblici, volano per l’economia del Paese: con lo stesso impegno — ha concluso — continueremo a portare avanti il nostro lavoro nel 2025».
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