Quando Andre Agassi proclamò: “L’immagine è tutto” gli diedero addosso. Nel 1990 lo spot precorreva i tempi e il punk di Las Vegas spaccava coi capelli bicolore, colori e modi sgargianti, sempre. La pubblicità della macchina fotografica Rebel, Ribelle, come lui, si rivelò fallace: nascondeva la calvizie col coupé e il figlio di armeni, profeta del “corri e tira”, cominciò a vincere solo più tardi, quando mise la testa a posto. Oggi i tennisti gestiscono l’immagine, mixando sapientemente comunicazione ed intimità. Sostengono che lo fanno in proprio, da influencer provetti, ma si avvalgono degli amici giusti e sempre più su canali privati, fuori dai social ufficiali Tik Tok, X ed Instagram. E vendono a loro modo e coi loro tempi la personalità giusta per sponsor e fans. Da Sabalenka a Monfils al numero 1, Jannik Sinner che, a novembre, ha assoldato come social media manager l’amico sudtirolese Alex Meliss.
SORRIDI DI PIÙ
Il primo input, in realtà, era arrivato al 23enne altoatesino due anni fa da coach Darren Cahill: «Sorridi di più in campo». Il profeta dai capelli rossi era troppo teso e concentrato sulla costruzione del modello Djokovic 2.0. Viveva l’extra-tennis da ragazzo moderno, fra playstation, go-kart, sci e amici di sempre ma, solo quand’è esploso come dimensione pubblica s’è adattato a questa società liquida, crescendo di followers, quasi tutti Instagram: da 100mila del gennaio 2020 a 1,5 milioni del gennaio di un anno fa ai 5 odierni. Anche se deve recuperare sul rivale Carlos Alcaraz (esploso due anni prima), a quota 7.3 milioni.
A MODO MIO
Ad aprire la strada del canale YouTube privato ci ha pensato Gael Monfils, il figlio delle ex colonie di Francia con l’animo del rapper e il sorriso fisso. «Amo dividere con gli altri la mia vita e nessuno può farlo meglio di me», proclama sbandierando 85.600 abbonati, moltiplicati dalla love story con la collega ucraina Elina Svitolina e poi dalla nascita della piccola Skai. La qualità di comunicazione è stata la molla della numero 1 delle donne, Aryna Sabalenka: «Quando mostravo qualcosa legato alla moda la gente magari fraintendeva: non pensavo ad altro e non lavoravo abbastanza sul mio tennis». Così ha creato un canale video che già conta 30mila abbonati, con 7 video e un picco di 366.000 visualizzazioni. Ci teneva a mostrare il suo io più autentico, il dietro le quinte, la ricerca dell’equilibrio fra professionalità sul campo ed extra-agonismo. Ed è sbarcata su YouTube per non essere ingabbiata dal minuto di riassunto dei canali comuni.
NUMERO 1 DOLCE
L’empatia di Sinner è venuta fuori pian pianino, sulla scia dell’immagine del bravo ragazzo, corretto, educato, col viso pulito e le parole giuste che tutti vedevano ed apprezzavano. Ma per spiegare alla massa chi è veramente lo sciatore strappato ai suoi monti che si dedica al tennis 24 ore al giorno da quando ha 13 anni, c’è voluto il traduttore-social che oggi lo premia sul canale proprio, con 136mila abbonati e 669mila visualizzazioni: «So di avere l’immagine di uno che non sorride molto, ma nella vita reale non sono così. La gente mi conosce solo come tennista, non conosce la mia vita reale. Mi piace stare in compagnia di persone simpatiche e divertirmi con loro. Spero che la gente lo apprezzi e impari a conoscermi meglio». Quant’è lontano lo Jannik con cappuccio che Matteo Berrettini sorprende da dietro, sconvolgendolo con un semplice contatto, dal campione di 4 Slam (fra i 20 titoli) e 2 coppe Davis? Quale sarà la contromossa dei tradizionali canali di comunicazione, a cominciare dalle conferenze stampa dei tornei?
IMMAGINE VINCENTE
Di sicuro non c’è niente per la propria immagine che continuare a vincere e convincere. E il numero 1 del mondo da 61 settimane, dopo aver saltato il “1000” di Toronto per ricaricare le batterie dopo lo storico trionfo di Wimbledon, fa l’esordio nel 1000 di Cincinnati, totalmente rinnovato dal padre-manager della pro Emma Navarro, senza accusare i 27 giorni senza partite, dominando da pronostico come nei due precedenti il 144 ATP, Daniel Elahi Galan (Col), promosso dalle qualificazioni: vittoria per 6-1 6-1 in appena un’ora di gioco e passaggio al terzo turno contro il vincente di Baez-Diallo. Così Sinner allunga la striscia vincente sul cemento a 22 match (è imbattuto dalla finale di Pechino di settembre contro Alcaraz), a caccia del bis in Ohio come Federer 2014-15, nel test sul cemento nordamericano che porta agli US Open del 24 agosto a New York dove anche difende il titolo. «Non sapevo che cosa aspettarmi — ha commentato — e sono molto contento. Non è facile giocare qui, il caldo si sente, bisogna sapersi gestire. A tratti ho servito come volevo, per essere il primo match sono soddisfatto».
CRISI MUSETTI
Intanto, prosegue il momento no di Lorenzo Musetti che, con poca fiducia e poche partite, attitudine troppo difensiva e sporadiche soluzioni magiche, senza continuità e con tanta tensione, cede all’esordio per 5-7 6-4 7-6 al francese Bonzi (63). Dopo la finale di Montecarlo, le semifinali di Madrid, Roma e Parigi, dove s’è infortunato agli adduttori, il carrarino (10 ATP) ha perso all’esordio a Wimbledon e Washington, e al secondo match a Toronto. Subito eliminato anche Mattia Bellucci, in due set contro il veterano Dzumhur. Mentre la WTA toglie la sospensione al coach della Rybakina, Stefano Vukov.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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