Appuntamento con la storia. L’Inter vuole la finale di Champions League. Riparte dal 3-3 di Barcellona ed è pronta ad affrontare i marziani blaugrana con la difesa ballerina: «Abbiamo analizzato dove potevamo fare meglio, l’ideale sarebbe far arrivare pochi riferimenti a un giocatore come Yamal. Lamine ha grandissime qualità, dovremo essere bravi tutti insieme cercando di limitarlo sapendo che ce ne sono molti altri oltre a lui», ha detto Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia della semifinale.
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La conferenza di Simone Inzaghi
LAUTARO — I nerazzurri potrebbero avere a disposizione Lautaro Martinez fin dal primo minuto. L’ottimismo è forte: «Le motivazioni sono importantissime, ma bisognerà valutare come stanno personalmente. Lautaro è fermo da una settimana. Valuteremo domani con lo staff la decisione migliore da prendere. Uno che non può partire dall’inizio è difficile che ci possa dare una mano gli ultimi 25’».
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PAVARD — Sul possibile recupero di Benji Pavard, infortunatosi alla caviglia nel match contro la Roma, ha detto: «Ha fatto qualcosa in gruppo ieri e le sensazioni erano buone».
L’Inter è consapevole di potere fare la storia: «Ci speriamo, abbiamo fatto una grandissima cavalcata. È una partita che per noi può essere una svolta, potrebbe darci una finale. Ce la giocheremo con voglia, forza e aggressività, le componenti che possono permetterci di conquistare una finale incredibile».
SAN SIRO — «Giocare insieme davanti ai nostri tifosi sarà un valore aggiunto, sono sicuro che sarà così anche domani sera. All’andata abbiamo fatto una grande gara, ma potevamo anche fare meglio giocando la palla anche se loro sono bravi nelle riaggressioni. Il Barcellona è fortissimo, ci vorrà una grande Inter».
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I nerazzurri vogliono “vendicare” la finale del 2023 persa con il Manchester City a Istanbul: «Quel pensiero ce l’abbiamo ancora dentro. È stata una notte difficile da digerire, si era giocata una grande partita, ma si vive di presente. Quella gara fa parte del percorso fatto in questi quattro anni, ma vogliamo proseguire. Siamo a due partite da un eventuale trofeo, abbiamo portato l’Inter ad essere prima nel ranking e siamo partiti 17esimi. Cosa mi dà fiducia? Anche come si sono allenati ieri. La partita con il Verona sembrava scontata, ma arrivavamo a due giorni da Barcellona. Ho visto lo sforzo fisico e mentale, ma anche la concentrazione».
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