19.05.2025
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Economy

Chiara Ferragni non è più ad di Fenice, Claudio Calabi al timone dell’impero. L’azionista Morgese: «Business crollato»


ROMA Svolta nella Fenice, la società che possiede i brand di Chiara Ferragni. Lunedì 28 ottobre l’assemblea dei soci di una selle società-chiave dell’influencer, alle prese con una radicale riorganizzazione. In queste ore, infatti, con il voto unanime degli azionisti, c’è stato il passo indietro della Ferragni e l’avvento di Claudio Roberto Calabi come nuovo amministratore unico della società. Oltre la Ferragni che amministratore delegato si fa da parte Paolo Barletta, finora presidente. Calabi prenderà il timone di Fenice da prossimo lunedì 4 novembre. E’ uno dei manager con una consolidata esperienza in ristrutturazioni aziendali e rilanci, di recente è stato coinvolto nei dossier Risanamento e Italtel-Psc. In passato era stato CEO di Rcs e del Sole 24 Ore.

I temi all’ordine del giorno

La priorità di Calabi sarà di spulciare in dettaglio la situazione strutturale dell’azienda, esaminando il bilancio e i costi, che sono ritenuti troppo alti rispetto all’attuale capacità del gruppo. Dopo questo check-up, dovrebbe varare un nuovo piano strategico per riportare l’azienda sulla strada della crescita.
Un tema urgente da affrontare sarà l’approvazione del bilancio 2023, che ha prodotto forti tensioni tra i soci. Grazie alla sua esperienza e capacità, Calabi potrebbe riuscire a mediare con Pasquale Morgese, imprenditore che detiene il 27,5% di Fenice e che da tempo esercita forti pressioni, anche legali, sulla dirigenza.
La struttura societaria dell’influencer lombarda è articolata include la holding Sisterhood, la Ferragni Enterprise, proprietaria di un attico a Citylife, e TBS Crew Srl, che gestisce il noto blog The Blonde Salad e le attività di consulenza.

Inoltre, la Fenice Srl amministra il marchio Chiara Ferragni, con cui vengono prodotti abbigliamento, accessori, cosmetici e articoli scolastici. Dopo le difficoltà emerse con il caso Balocco, questa rete di società è entrata in una fase di cambiamento.

L’azionista Morgese: «Business crollato e nessuno ha mosso un dito»

«Io ho investito 12 anni della mia vita in questa società che da quasi un anno, da quando è scoppiato il ‘pandoro-gate’, è bloccata. Il business nel 2024 è crollato drammaticamente, ma in questi mesi nessuno ha mosso un dito. Ora serve un piano industriale e trovare nuove risorse, anche all’esterno». La radiografia della Fenice Srl porta la firma dell’imprenditore Pasquale Morgese, azionista al 27,5% della società dell’influencer (che invece ha il 32,5% delle quote, mentre l’altro 40% è di Paolo Barletta, presidente fino all’assemblea odierna in cui Claudio Calabi è stato nominato amministratore unico all’unanimità). Morgese in un colloquio con Radiocor spiega perché ha appena votato a favore della nomina di Calabi: «Ha un compito impegnativo, però nella sua carriera ha avuto problematiche ben maggiori da risolvere e ci è sempre riuscito benissimo. Spero faccia lo stesso lavoro anche su Fenice».

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