11.05.2025
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Economy

chi sono Lorenzo Castelli e Alessandro Marina


Non solo le deleghe piene alla mamma Marina Di Guardo in Sisterhood, la holding personale di Chiara Ferragni al vertice dell’impero dell’influencer milanese, che però non ha competenze specifiche. Ma in attesa di completare il riassetto complessivo con l’immissione di capitale fresco per circa 5-6 milioni allo scopo di riequilibrare i conti, in Fenice srl, la società che possiede il brand Chiara Ferragni, ed è depositaria delle licenze, c’è una revisione manageriale.

Il riassetto e i nuovi manager

Secondo quanto risulta al Messaggero.it, Alchimia, il primo azionista della srl con il 40%, facente capo a Paolo Barletta, ha distaccato un proprio manager — Lorenzo Castelli — con competenze commerciali. Castelli si aggiunge ad Alessandro Marina, un consulente molto noto sulla piazza della moda milanese che alcune settimane fa, è stato inserito dalla Ferragni con i compiti di riallacciare i rapporti commerciali indeboliti dal caso Balocco, dalle uova di Pasqua e non solo. Castelli sarebbe arrivato in Fenice dopo Marina con una sequenza che aiuta a capire le dinamiche. Sicuramente i due innesti sono un rafforzamento manageriale della società-chiave dell’impero, anche se sembra evidente che la presenza dell’inviato di Alchimia abbia più le vesti di un “commissario” del principale azionista sulla società della quale Sisterhood, la scatola della Ferragni, ha il 32% e il restante 27,5% è di Pasquale Morgese, imprenditore pugliese con cui l’influencer ha un sodalizio in Chiara Ferragni Shoes, entrato qualche anno fa nella compagine, al posto dell’ex socio storico Pasquale Pozzoli. 
Marina era già stato cinque anni fa negli organi del gruppo.

Chi è Alessandro Marina

E’ un consulente con notevole esperienza e con Castelli dovrebbe ravvivare i rapporti con i licenziatari e il merchandising e ecommerce. Fenice è la srl che assieme alla Tbs Crew è stata colpita dal caso Balocco con una multa dell’Antitrust da 400 mila euro. Ma oltre il Balocco-gate, la Ferragni ha accusato il passo indietro di Safilo che ha revocato l’accordo commerciale per violazione dei principi etici.
Per uscire dal guado sarà necessario un ampio riassetto che ha come perno Alchimia, che, come aveva detto Barletta nei mesi scorsi, aveva in corso un negoziato con Avm Gestione di Giovanna Dossena per un’alleanza strategica nella stessa Alchimia e in Fenice. Le trattative si sono raffreddate sugli aspetti di governance e le valutazioni, allo stato non è prevedibile una prospettiva e comunque tutte le parti in causa ritengono prioritario approvare il bilancio 2023 di Fenice che potrebbe comportare la necessità di nuovo capitale.
E’ evidente che da questo riassetto potrebbe dipendere il futuro dell’impero perchè la nomina della mamma nella sola finanziaria della Ferragni può comportare buoni consigli limitati a Sisterhood non alle altre controllate.

Nel pacchetto di deleghe di Marina Di Guardo figurano assunzioni e licenziamenti di personale, sottoscrizione e revoca dei contratti di qualsiasi tipo, apertura e chiusura di conto correnti e fidi, operazioni bancarie, rappresentanza della società in giudizio e presso una serie di enti pubblici. 

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