17.05.2025
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Sports

Cerimonia apertura Olimpiadi, cosa è successo? Dallo show sulla Senna alle provocazioni sotto la pioggia, il racconto


Il braciere olimpico si accende alle 23.23, al termine di una notte piovosa e perfetta. Inizia la XXXIII Olimpiade moderna, sotto il cielo zuppo di Parigi, dopo una cerimonia inaugurale memorabile e mai vista, che ha messo la Francia e l’umanità al centro del mondo. Grazie ai valori fondativi di un paese che ha fatto la storia degli uomini, la libertà l’uguaglianza e la fraternità su tutti, valori che poi ha sparso nel mondo rendendolo più libero, e che vengono rivendicati nello show più spettacolare che si sia mai visto prima di un’Olimpiade, e sull’acqua, mai accaduto: durante la sfilata sulla Senna delle 205 nazioni, tutte sui bateau-mouche parigini, si è assistito a uno show gigantesco, a tratti dispersivo per la gran messe di riferimenti, quadri e messaggi che ha voluto inviare, e di sicuro molto televisivo, con migliaia di ballerini e artisti che hanno fatto ala al passaggio degli atleti esibendosi al loro meglio, nonostante molti fossero fradici di pioggia.

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La cerimonia

La Francia si è dunque celebrata a dovere, forse mettendosi troppo al centro e trascurando del tutto l’Olimpiade in sé, ma la cerimonia, ora solenne ora scanzonata, bellissima perché pensata e realizzata da professionisti sublimi (e giovani), dilatata causa inevitabile grandeur nelle sue quasi quattro ore, avviata da un’esplosione del tricolore francese sul Pont d’Austerlitz, ha comunque inviato messaggi potenti, a volerli leggere. A parte il fatto che questa è l’unica situazione al mondo in cui Israele e Palestina sfilano insieme, anche se a dovuta distanza, lo spettacolo ha raccontato la storia della Francia attraverso i monumenti di Parigi più iconici affacciati sulla Senna, compresa Notre Dame le cui campane sono tornate a suonare, per l’occasione, dopo cinque anni. E attraverso il racconto della storia patria, dalla Rivoluzione (e spunta una Maria Antonietta pulp, che parla con la testa in mano col sottofondo della Conciergerie dove fu rinchiusa prima dell’esecuzione) ai tempi moderni. E tra un ballerino che danza sul tetto del Municipio e quelli del Moulin Rouge sfrenati nel Cancan, si parla di libertà, di fratellanza, di diritti e di inclusione, di sorellanza e dunque di donne (la mezzosoprano Axel Saint-Cirel, originaria della Guadalupa, canta la Marsigliese accompagnata da 34 donne), e anche di omosessualità, col bacio tra due ballerini, per non parlare delle drag queen che si esibiscono richiamando l’Ultima Cena di Leonardo: la provocazione suprema, che infatti subito crea reazioni e polemiche. Da casa, il miliardo di telespettatori collegato con Parigi ha potuto apprezzare al meglio tutto, mentre gli oltre 300mila a Parigi hanno seguito molto dai maxischermi che poi, a un certo punto, hanno cominciato a balbettare, qualcuno si è spento. 

 

L’imprevisto della pioggia

Gli organizzatori avevano preparato e previsto mirabilmente ogni cosa, tranne la pioggia che ha afflitto lo spettacolo dall’inizio alla fine, a tratti con temporali battenti, che hanno fatto fuggire una parte del pubblico. E tra le cose non previste, c’era purtroppo anche un’adeguata protezione per la tribuna dei capi di stato al Trocadero, alla fine del percorso dei battelli. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è adeguato: prima proteggendosi con l’ombrello della figlia Laura, poi indossando un poncho antipioggia, poi un altro, ma la situazione a un certo punto si è fatta insostenibile. Il presidente ha aspettato la squadra italiana, l’ha salutata con entusiasmo poi ha lasciato la tribuna: come lui altri capi di Stato, mentre invece il presidente francese Macron e quello del Cio, Bach, rimanevano all’asciutto, loro sì ben protetti da una provvidenziale copertura. Il passaggio della nazionale italiana sulla Senna è stato tra i più memorabili dell’intera sfilata. L’entusiasmo dilagante degli azzurri, con Tamberi ed Errigo scatenati portabandiera, ha coinvolto il pubblico sugli argini, che ha applaudito a scrosci: poco prima c’erano stati fischi, perché sul battello dell’Italia, di Armani vestita, c’erano anche Giamaica, Islanda e soprattutto Israele, obiettivo della contestazione. Che poi è si è tramutata in applausi grazie agli azzurri. Per l’entusiasmo della sventolata davanti al pubblico, a Tamberi è caduto nella Senna l’anello nuziale. Sul finire della festa, un cavallo alato d’argento vola sull’acqua della Senna recando la bandiera olimpica, prima del discorso di Thomas Bach («La fiamma olimpica farà brillare Parigi e la Francia»), poi Macron (tra qualche fischio) dichiara aperti i Giochi. Poi il fuoco di Olimpia divampa su Parigi, e da oggi la festa dello sport può iniziare. 

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