Sarà anche questo, un’altra volta, un grande referendum tra le principali duellanti della politica italiana. Elly Schlein vs Giorgia Meloni.
Si misureranno e peseranno questa domenica e lunedì ai ballottaggi dei comuni, le arci-rivali alla guida di Pd e Fratelli d’Italia. Appuntamento clou, a due settimane dalle elezioni europee che hanno fotografato in ottima forma i due partiti-leader del centrodestra e del campo largo progressista.
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L’appuntamento
Domenica le urne resteranno aperte fino alle 23 per poi riaprire lunedì alle 7.00 e chiudere alle 15 quando inizierà subito lo spoglio delle schede.Centouno comuni saranno chiamati al voto. Fra questi, roccaforti contese e bramate dalle segreterie di partito. Perugia e Potenza, Campobasso, Lecce, Vercelli. Quattordici in tutto i capoluogo di provincia in palio al secondo turno delle amministrative. Su due però sono puntati i riflettori dell’ultima sfida elettorale prima dell’estate: Firenze e Bari.
La sfida a Firenze
Nel capoluogo toscano si contendono Palazzo Vecchio da un lato la candidata del Pd Sara Funaro, già sostenuta da Avs, Più Europa e Azione al primo turno, da cui è uscita in testa con il 42 per cento, dall’altro Eike Schmidt, già direttore degli Uffizi lanciato nella corsa da Fratelli d’Italia.
Duello attesissimo, questo, e del resto è sempre così per la roccaforte rossa che per il centrodestra è un sogno espugnare e per la sinistra un dovere difendere a denti stretti. Partita combattuta, ma non semplice per la maggioranza al governo. Se Matteo Renzi ha lasciato «libertà di voto» ai suoi al secondo turno, i Cinque Stelle di Giuseppe Conte hanno annunciato il voto a favore di Funaro.
Il duello a Bari
Alta tensione anche per la partita di Bari, città guidata fino ad oggi da Antonio Decaro, sindaco candidato ed eletto in Ue con il Pd e mezzo milione di preferenze, scossa in questi mesi da inchieste e scandali giudiziari che hanno coinvolto la giunta. Voto da tenere sott’occhio, quello nel capoluogo pugliese, specie per intravedere il futuro campo largo che al secondo turno, a differenza del primo, si ricompatta: il candidato pentastellato Michele Laforgia ha infatti deciso di sostenere il dem Vito Leccese che ha quasi agguantato la vittoria due settimane fa sfiorando il 48 per cento. Lega, FdI e Forza Italia andranno invece compatti sulla candidatura di Fabio Romito.
Non saranno elezioni secondarie, questo è certo. Si spiega così forse la corsa agli ultimi appelli, «ogni voto conta» ha detto ancora ieri la premier Meloni con un video postato sui social e la mobilitazione è massima anche a sinistra. Schlein ha chiuso a Firenze, con Funaro, il suo tour in piazza, Conte invece nella sua San Giovanni Rotondo, in Puglia.
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