17.05.2025
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Economy

Cementir Holding, in crescita vendite e utili nel semestre


Cementir Holding chiude il primo semestre dell’anno con un utile netto di gruppo in crescita del 7,4%, a 97 milioni, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Si tratta di «risultati in linea con le nostre aspettative», ha spiegato il presidente e amministratore delegato, Francesco Caltagirone jr commentando i conti approvati ieri dal consiglio di amministrazione della società del Gruppo Caltagirone. E ancora i risultati evidenziano «volumi complessivi di vendita in crescita ma ricavi e margine operativo lordo in diminuzione rispetto al primo semestre del 2023», ha continuato Caltagirone jr aggiungendo che «le avverse condizioni atmosferiche nei primi mesi dell’anno ed un mercato residenziale ancora debole nelle geografie più importanti, oltre ad un significativo effetto cambio negativo, hanno condizionato i risultati del periodo, che comunque beneficiano della riduzione dei principali costi operativi».

LA RESILIENZA

I primi sei mesi dell’anno hanno registrato la crescita dei volumi di vendita di cemento (+0,3%), calcestruzzo (+4%) e aggregati (+6%) sul primo semestre del 2023. In particolare, puntualizza il comunicato del Gruppo, i volumi di cemento e clinker, pari a 5,1 milioni di tonnellate, sono rimasti pressoché stabili grazie all’incremento registrato in Turchia, Stati Uniti e Malesia che ha compensato la riduzione dei volumi nelle altre aree geografiche di attività. Mentre le vendite di calcestruzzo (2,2 milioni di metri cubi) sono state guidate, ha spiegato la società, «dal positivo andamento della Turchia e in misura minore della Svezia e Danimarca, mentre in Norvegia e Belgio si è registrata una flessione a causa del rallentamento della domanda e delle avverse condizioni climatiche nei primi mesi dell’anno». I volumi di vendita degli aggregati hanno raggiunto così 4,9 milioni di tonnellate, registrando una crescita del 6% trainati dalla Turchia, per l’apertura di una nuova cava, mentre sono stati stabili in Belgio ed in diminuzione in Svezia e Danimarca. Passando ai ricavi, registrati a quota 803,3 milioni, sono diminuiti del 7,5% per «l’andamento negativo dei ricavi in tutte le aree geografiche ad eccezione di Turchia ed Egitto». Ma a cambi costanti del 2023 i ricavi sarebbero stati pari a 901,1 milioni, superiori del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ha precisato il Gruppo evidenziando anche come i costi operativi siano diminuiti dell’8,1%, a fronte di un margine operativo lordo a quota 192,7 milioni.

GLI INVESTIMENTI

A fronte di questi numeri, nel corso del primo semestre dell’anno il Gruppo ha effettuato investimenti complessivi per circa 74,2 milioni (rispetto ai 67,1 milioni messi in campo nel primo semestre dell’anno scorso) di cui circa 24,7 milioni dedicati alla sostenibilità e 17 milioni legati all’applicazione del principio contabile IFRS 16. Infine, la cassa netta è fotografata nei conti della prima metà dell’anno in crescita a 55,4 milioni, rispetto agli 11 milioni registrati a giugno del 2023.

LE PROSPETTIVE

Guardando al futuro e considerato lo scenario macroeconomico che «continua ad essere caratterizzato da forte incertezza, con rischi di rallentamento dell’economia legati alle tensioni geopolitiche e alle condizioni finanziarie ancora restrittive», il Gruppo conferma gli obiettivi relativi all’Ebitda e alla Posizione finanziaria netta per l’anno in corso, con una revisione della guidance sui ricavi, da 1,8 a circa 1,7 miliardi, di fatto in linea con i livelli raggiunti l’anno scorso.

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