Meno eros, più concetto. La sensualità declinata dal calendario Pirelli – il primo (e forse l’ultimo) dei grandi calendari artistici – è tutta di testa. Ventidue foto di donne, svelate oggi durante un grande evento a Praga e raccontate dall’occhio del fotografo norvegese Sølve Sundsbø, noto per l’uso artistico e spericolato delle nuove tecnologie.
«La tecnologia è solo uno strumento», spiegava ieri durante l’incontro con la stampa, «è come il colore a olio per i grandi pittori.
L’aspetto interessante dell’atto artistico è il risultato, non lo strumento con cui lo si raggiunge». Il risultato, appunto: foto d’effetto, dalla grande post-produzione, in cui i corpi delle undici modelle (l’attrice scozzese Tilda Swinton, la britannica Gwendoline Christie, la cantautrice FKA twigs, Isabella Rossellini, la campionessa di tennis Venus Williams, la stilista ed ex modella Susie Cave, l’attrice italiana Luisa Ranieri, la modella russa Irina Shayk, la cinese Du Juan, la top model ceca Eva Herzigová e l’attrice portoricana Adria Arjona) sono immersi artificialmente nella natura.
Onde di energia, fiori dai colori sintetici, nuvole sulla pelle, fiamme nelle vene. Il titolo del calendario 2026 è “Elements”, e molte delle donne in fotografia rappresentano un elemento. Venus Williams è il fuoco: «Ma il vero fuoco ce l’ha dentro il vostro Jannik Sinner. È fortissimo, direi incendiario, e lo sarà a lungo. Quanto a me, amo le sfide e fare il calendario è stato una piccola impresa. Nel tennis, che mi ha insegnato molto, non si può essere sensuali. Le emozioni vanno frenate, cancellate. Qui è il contrario. Dopo Wimbledon e il Pirelli, non so cosa altro potrei chiedere». Gwendoline Christie, la guerriera Brienne del Trono di Spade tv, è l’etere: «Il quinto elemento, quello che li collega tutti e che conduce la luce. Mi piaceva l’idea di incarnare un elemento che porta con se un senso di speranza e d’amore quasi radicale». Eva Herzigova è l’acqua, immersa in una piscina «con un costumino piccolissmo», a mò di sirena.
La nudità c’è, ma (quasi) non si vede. «Mostrare il nudo non è politicamente scorretto. Il politicamente scorretto esiste quando c’è un rapporto di potere sbagliato», spiega Sundsbø. «Nessuna delle donne che ha posato ha fatto qualcosa che non voleva. Chi lo desiderava, si è spogliata. Chi non voleva, non lo ha fatto». Luisa Ranieri, vestitissima, è coperta da un sottile velo bianco e rappresenta l’aria. Irina Shayk, modella russa («Di politica non parlo») ed ex del divo hollywoodiano Bradley Cooper, si mostra senza veli: «Il calendario celebra la bellezza delle donne in età età diverse. Voglio che mia figlia sappia che tutte le età hanno una loro bellezza, e che se stai bene con te stesso non avrai mai problemi con il tempo che passa. E comunque io non mi sono mai sentita meglio di così, a 39 anni».
La scelta dell’età — la più giovane, Arjona, ha 33 anni, la più grande, Rossellini, 73 — è forse l’aspetto più radicale del calendario 2026: «Ho voluto fotografare donne mature, con esperienza e profondità, che rispetto moltissimo per ciò che rappresentano», ha detto il fotografo. «Alcune desideravo ritrarle da tempo, altre le avevo già fotografate e ho voluto reinterpretarle». Marco Tronchetti Provera, «patron» di Pirellli, in serata aprirà l’evento previsto alla Municipal House: 600 invitati al cocktail e gala dinner tra nomi dell’impresa, delle istituzioni e dello spettacolo — in dubbio la presenza di Chiara Ferragni, attuale compagna dell’imprenditore Giovanni Tronchetti Provera, figlio di Marco e di Cecilia Pirelli. «Ogni calendario è figlio dei suoi tempi», ha detto l’imprenditore, «abbiamo condiviso con il fotografo l’idea di ritrarre donne che appartenessero a campi di lavoro diversi e fossero dotate di alte qualità personali. La Pirelli si occupa d’altro, ma il connubio con il mondo dell’arte per noi è importantissimo. Ci tiene la mente aperta. E stimola lo spirito di appartenenza, fondamentale per industria».
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