La morte di Cecilia De Astis, 71 anni, investita mortalmente nel quartiere Gratosoglio da un’auto rubata guidata da quattro ragazzini di origine rom, ha scatenato una dura polemica politica. I minori, rintracciati in un insediamento rom di via Salvanesco, avrebbero tra i dieci e i dodici anni. L’episodio, oltre a suscitare dolore in città, è diventato terreno di scontro tra governo e amministrazione comunale, con prese di posizione nette su gestione dei campi rom, sicurezza e responsabilità istituzionali.
Sala: “Vergognoso speculare sulla tragedia”. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha respinto con fermezza gli attacchi arrivati in primis dal vicepremier Matteo Salvini: «Sulla morte di una persona in circostanze così terribili trovo vergognoso speculare, soprattutto da parte di alti rappresentanti del governo».
Sala ha ricordato che la gestione degli sgomberi e degli insediamenti rom è coordinata in Prefettura, “organo periferico del Ministero dell’Interno”, e che il Comune “da anni” porta avanti una politica di superamento dei campi: «Dal 2013 al 2024, le giunte di centrosinistra ne hanno chiusi 24, tra autorizzati e irregolari. Le giunte di centrodestra, in precedenza, solo uno. Ignorare questi dati per farsi pubblicità vuol dire prendere in giro i cittadini».
Salvini: “Sgomberare e radere al suolo il campo”- Il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha chiesto un intervento immediato e radicale: «Campo rom da sgomberare subito e poi radere al suolo, dopo anni di furti e violenze. Pseudo genitori da arrestare e patria potestà da annullare». Salvini ha puntato il dito contro il sindaco Sala e la sinistra, chiedendo “risposte immediate” e sostenendo che casi come questo confermino la necessità di politiche di “tolleranza zero”.
Vannacci: «responsabilità morale del sindaco». La morte di Cecilia De Astis, travolta dall’auto guidata da quattro ragazzini poi trovati in un campo nomadi, «non è un ‘tragico incidente» secondo il vicesegretario della Lega Roberto Vannacci ma «il risultato di anni di politiche fallimentari, di campi tollerati nonostante degrado e illegalità, di un sistema che rende impuniti anche i responsabili di atti gravissimi solo perché hanno qualche anno in meno». E in questo «chi governa Milano e chi ha sostenuto queste scelte ha una responsabilità morale enorme. Non basta piangere la vittima: servono decisioni nette, sgomberi immediati, tolleranza zero per chi vive al di fuori delle regole e genitori che non educano i propri figli al rispetto delle leggi». «A Cecilia De Astis — ha aggiunto — dobbiamo giustizia. Ai milanesi dobbiamo sicurezza. Al Paese dobbiamo dimostrare che la legge vale per tutti, senza eccezioni e senza alibi».
Calenda: “Richiesta da fare al ministro, non al sindaco”. Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha preso posizione a favore dello sgombero dei campi rom, ma criticando il metodo di Salvini: «Sono favorevole allo sgombero di tutti i campi Rom. Ma non capisco perché lo chiedi al sindaco e non al ministro dell’Interno. È una presa in giro dei cittadini per propaganda politica».
Osnato (FdI): “Fallimento di 14 anni di politiche inclusive del Pd”. Il deputato di Fratelli d’Italia Marco Osnato ha attaccato le politiche del centrosinistra milanese: «Mi chiedo come il sindaco Sala e i sostenitori dell’integrazione giudichino oggi, alla luce di questa tragedia, i quattordici anni di politiche inclusive. Ci è sempre stato detto che la ‘cultura’ dei rom andava rispettata. Ma ne fa parte permettere che un bambino di dieci anni giri su un’auto rubata, borseggi o non vada a scuola?». Osnato ha accusato le amministrazioni Pd di aver speso ingenti fondi “più per foraggiare associazioni amiche che per ottenere risultati concreti” e ha denunciato “un’insicurezza diffusa” soprattutto nelle periferie.
Un caso che intreccia cronaca nera e dibattito politico. La tragedia di Gratosoglio si inserisce in un contesto di tensione sulla gestione dei campi rom a Milano, tema ricorrente e divisivo. Sul fronte locale, il Comune rivendica i risultati ottenuti nella chiusura progressiva degli insediamenti. Dal lato opposto, esponenti del governo e dell’opposizione comunale chiedono sgomberi immediati e politiche più rigide, spesso associando la questione alla sicurezza urbana.
L’indagine sull’incidente è in corso. Restano aperte le domande su come minori così giovani possano avere accesso a veicoli rubati e sul ruolo delle famiglie e delle istituzioni nel prevenire simili tragedie.
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