10.05.2025
12 Street, Rome City, Italy
Sports

c’è anche lo stadio da 3000 posti


Il tennis è tante cose ma soprattutto silenzio e concentrazione. Un’arte marziale con racchette e  pallina. Un esercizio di nervi con l’avversario. Gli impianti più prestigiosi al mondo, da Wimbledon a Roland Garros, oltre ad avere campi perfetti e terreni tirati a lucido sono creati per assicurare all’atleta questi due aspetti, appunto, silenzio e concentrazione. 

E proprio queste caratteristiche sono le prime che accolgono chi si affaccia nel “site” del Foro Italico dove sono stati installati i nuovissimi campi di tennis all’interno dello storico Stadio dei Marmi “Pietro Mennea”, sotto la regia di Sport e Salute che ci ha guidato nella visita che vi raccontiamo. Il tennis è entrato nella prestigiosa struttura generalmente dedicata all’atletica leggera, unica al mondo per via delle famose statue. E l’ha fatto in grande stile, coniugando storia e modernità, regalando agli atleti il fascino di un rovescio o di un ace sotto lo sguardo delle sessanta statue di marmo.

La nuova struttura è formata da uno stadio da oltre 3000 posti e altri due campi con tribune da 800 posti ciascuno. La Super Tennis Arena sarà il terzo campo principale degli Internazionali 2025 che lunedì entreranno nel vivo con il sorteggio dei tabelloni nella cornice unica di Fontana di Trevi.

Ma la vera rivoluzione ha coinvolto tutto il Foro Italico. La Grand Stand Arena è unita allo Stadio dei Marmi tramite Fontana della Sfera e Viale dell’Impero (suo ingresso originario) per creare uno spazio aperto dove tifosi di tennis, e non solo, possono incontrarsi. Un luogo dove lo sport si unisce alla storia.

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I dati


Dell’intervento parlano i numeri: raddoppiato il “site”, con il 100% di spazio in più, passando da 10 ettari a 20 ettari. Anche la capienza è aumentata del 50% passando da 36 mila a 55 mila persone con un più 30% di posti a sedere:  da 5250 a 7500 seggiolini. Aumentato anche lo spazio per i servizi che ora dispongono di 4mila metri quadri aggiuntivi ossia un 30% in più rispetto allo scorso anno. Infine i campi diventano complessivamente 21, quattro in più rispetto al 2024, di cui 9 da gara e 12 da allenamento.

E ancora le piscine, vicine al Centrale, che anche quest’anno saranno dedicate ai giocatori e alle loro squadre. L’obiettivo minimo di questa edizione è superare i numeri (già alti) del 2024. Nell’edizione dello scorso anno infatti, orfana di Sinner, l’incremento dell’impatto economico generato dal torneo superò il tetto dei seicento milioni di euro (615,6 milioni di euro per l’esattezza), di cui 274,6 diretto, 233 indiretto e 108 indotto. E si arrivò a 356.424 tagliandi venduti con un incasso totale di 28,5 milioni.

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La reazione

La soddisfazione trapelava già a marzo dalle parole del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi che sui nuovi campi e sulle previsioni di incasso diceva: “A parte i due anni del Covid e due lievi flessioni per il maltempo nel 2009 e nel 2018, la crescita del torneo è stata continua e costante, con una marcata accelerazione nell’ultimo biennio. Negli ultimi dieci anni – commentava Binaghi — le presenze sono più che raddoppiate e la nostra previsione, confortata dai dati di prevendita che segnano un segno positivo (più 27%) rispetto al record dello scorso anno, è di un’ulteriore crescita prospettica, che deriva da una serie di fattori concomitanti. In primo luogo il record storico dello scorso anno raggiunto senza la presenza di Sinner, Alcaraz, Berrettini e con le apparizioni fugaci di Musetti e Paolini; poi il fatto che il tennis in Italia oggi possa contare su un bacino di circa 17 milioni di appassionati e che sia lo sport che negli ultimi anni ha avuto la maggiore crescita di appassionati, aumentati addirittura dell’86% dal 2016 al febbraio 2024”. Grande ottimismo, dunque, e non potrebbe essere altrimenti vista la crescita costante di interesse verso il tennis e soprattutto il ritorno in campo di Jannik Sinner. Una vittoria dell’azzurro sarebbe la ciliegina sulla torta, certo, ma l’impressione girando per il nuovo Foro Italico e parlando con sportivi e addetti ai lavori è che la torta sia già di per sé una conquista eccezionale.

Servizio Paolo Mura. Video Gabrielli/Ag.Toiati

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