Al quinto appuntamento, fumata bianca per i nuovi organi di Cdp, con più donne. Confermati il presidente Giovanni Gorno Tempini, indicato dalle fondazioni e Dario Scannapieco al timone come ad, in quota Tesoro e Palazzo Chigi. La prima riunione del cda per l’attribuzione delle deleghe a Scannapieco e la composizione dei comitati endoconsiliari non è stata fissata, nonostante i vertici siano dal 27 maggio in regime di prorogatio: dovrebbe avvenire in settimana. Però, la nuova governance deve insediarsi presto, in cantiere c’è il nuovo piano industriale da presentare in autunno.
Cdp, spetta alle fondazioni il potete di veto sul dividendo
Ieri pomeriggio l’assemblea straordinaria di Cdp riunitasi in forma totalitaria, cioè alla presenza di tutti i soci (Mef e le 62 fondazioni per delega e in presenza) ha approvato le modifiche di statuto. Esse si riferiscono all’allargamento del numero dei consiglieri del board da 9 a 11, delle quote rosa da 4 a 5 nel cda più due ex novo nella gestione delle risorse del risparmio postale (gestione separata), revisione della maggioranza in consiglio su alcune delibere, come quella per la proposta di dividendo all’assemblea.
Tra le modifiche in materia di quote di genere esse hanno riguardato anche il collegio sindacale in scadenza nel 2025. Nella sessione ordinaria è stato eletto il cda: Gorno Tempini (Presidente), Scannapieco (designato alla carica di Amministratore Delegato), Matilde Bini (fondazione Cassa di Lucca), Maria Cannata (Compagnia Sanpaolo), Stefano Cuzzilla, Luisa D’Arcano, Francesco Di Ciommo, Luigi Guiso, Giorgio Lamanna, Valentina Milani, Flavia Mazzarella tutti in quota Mef. Per tre dei cinque nomi della gestione separata, serve un decreto del Mef cui si aggiungono il dg del Tesoro e il Ragioniere generale dello Stato e sono previste due quote rosa.
LA BUSSOLA
«Le Fondazioni di origine bancaria esprimono soddisfazione per i rinnovi e le conferme all’interno del cda di Cdp», ha detto Giovanni Azzone, presidente Acri, che ha curato una regia preziosa, «l’allargamento del consiglio, al fine di integrare le competenze indispensabili per guidare un’istituzione rilevante come Cassa, è positivo e siamo soddisfatti che sia stato garantito l’irrinunciabile presidio del genere meno rappresentato. Siamo convinti che il consiglio appena insediato proseguirà nella positiva direzione intrapresa in questi anni sotto la guida del presidente Giovanni Gorno Tempini e dell’amministratore delegato Dario Scannapieco»
Il prossimo cda di via Goito dell’1 agosto dovrà approvare la semestrale. Il vertice si metterà subito al lavoro per predisporre il piano 2025-2027 che sarà in continuità con quello 2022-2024: ruolo più internazionale, riordino delle partecipazioni, dimensione di impatto negli investimenti. Dalle cessioni di partecipazioni (FSI sgr, Kedrion, QuattroR, Inalca, Bonifiche Ferraresi, Rocco Forte hotel) è stato ricavato oltre un miliardo.
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