«Il nuovo corso è sovranista. Congresso? Non lo escludo»
«Roberto, Roberto!». Altro che Orban, paparazzato sul lago d’Iseo per assaggiare la tinca al forno che tanto gli era stata decantata da un fido ministro dopo il G7 di Siracusa. Altro che Wilders o Macinka («Ma…chi?», il grattacapo di qualche leghista meno addentro alle questioni dei sovranismi europei). Altro che Fuster, lo spagnolo portavoce di