L’assemblea degli azionisti della Caltagirone Spa, presieduta da Francesco Gaetano Caltagirone, ha approvato ieri il bilancio al 31 dicembre 2024 che si è chiuso, a livello consolidato, con ricavi complessivi per 2,14 miliardi di euro in aumento del 7,5% rispetto al 2023 (1,99 miliardi di euro). Per la holding, capogruppo del Gruppo Caltagirone che opera nei settori del cemento, dell’editoria, dei grandi lavori, immobiliare e finanziario, il margine operativo è stato positivo per 439,4 milioni, in aumento del 2,1% rispetto al 2023 (430,5 milioni di euro). Il risultato netto è stato invece pari a 257,5 milioni rispetto ai 261,6 milioni di euro del 2023.
Mentre il risultato di Gruppo è stato pari a 130,1 milioni (a fronte dei 131,1 milioni del 2023). L’utile rilevato nel conto economico complessivo è stato fotografato a quota 449,3 milioni (a fronte dei 182,7 milioni nel 2023), di cui 295,6 milioni di competenza del Gruppo (122,7 milioni nel 2023). Il patrimonio netto complessivo è quindi pari a 3,257 miliardi di euro (era 2,788 miliardi nel 2023) di cui 1,870 miliardi di competenza del Gruppo (1,532 miliardi nel 2023).
Inoltre, su proposta del consiglio di amministrazione, l’assemblea ha deliberato un dividendo per l’esercizio 2024 pari a 0,27 euro per azione, in aumento dell’8% rispetto al precedente esercizio (0,25 euro). Il pagamento avverrà a partire dal 21 maggio 2025 con data 19 maggio 2025 per lo stacco della cedola n. 26 e con record date alla data del 20 maggio 2025.
I SETTORI
La stessa riunione degli azionisti ha, infine, approvato la prima sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti predisposta dal consiglio di amministrazione e ha anche espresso parere favorevole in merito alla seconda sezione della medesima Relazione.
Più nel dettaglio, l’utile rilevato nel conto economico complessivo è dovuto principalmente alla variazione positiva nella valutazione al fair value delle partecipazioni azionarie detenute dal Gruppo. Quanto ai ricavi operativi, beneficiano principalmente dell’incremento dei ricavi nel settore delle costruzioni, come spiegato dalla società.
Ma anche il Margine operativo lordo ha beneficiato del miglioramento della redditività nel settore delle costruzioni. Mentre il risultato operativo include la svalutazione di 15 milioni delle attività immateriali a vita indefinita relative al settore editoriale (nessuna svalutazione delle attività immateriali nel 2023).
Passando al risultato netto della gestione finanziaria, è stato positivo per 61 milioni (a fronte dei 59,2 milioni del 2023) ed è influenzato principalmente dai dividendi su azioni quotate, dagli utili netti su cambi e dagli oneri netti per la valutazione al fair value dei derivati in portafoglio. La Posizione finanziaria netta, pari a 370,4 milioni di euro (237,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023), cresce di 132,5 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente principalmente per effetto del flusso di cassa operativo positivo del gruppo Cementir e del gruppo Vianini Lavori.
Infine, l’incremento del patrimonio netto di competenza del Gruppo pari a 338 milioni è ascrivibile, secondo la società, principalmente alla variazione positiva nella valutazione al “fair value” delle partecipazioni azionarie detenute dal Gruppo, al risultato positivo registrato nell’esercizio.
La stessa Caltagirone Spa ha comunicato ieri dopo la chiusura dell’assemblea anche le dimissioni dal consiglio di amministrazione di Alessandro Caltagirone per «sopraggiunti impegni professionali». Alessandro Caltagirone è entrato nel consiglio di amministrazione di Mps a fine dello scorso dicembre, quando era stato cooptato con altri quattro consiglieri dopo l’uscita dei cinque consiglieri indipendenti indicati dal Tesoro.
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