Mossa a sorpresa di Banco Bpm che lancia un’opa su Anima per la creazione di un nuovo “campione nazionale” integrato nel settore dell’assicurazione vita e del risparmio gestito. Ieri il cda Banco Bpm Vita, preceduto da quello della capogruppo, ha deliberato un’offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni del più grande gruppo indipendente di asset management in Italia al prezzo di euro 6,20 per azione. Controvalore 1,58 miliardi, obiettivo delisting. Lazard e Citi advisor finanziari, Legance advisor legale. L’operazione è battezzata Progetto Elsinore, dal Castello danese ambientato da Amleto. «E’ un’offerta amichevole» dice Giuseppe Castagna, «speriamo gli altri soci vogliano restare». L’opa dovrebbe concludersi entro metà 2025.
E’ una mossa di valenza strategica perchè permette all’istituto guidato da Giuseppe Castagna di fare una scelta di campo, togliendosi, almeno per il momento, dalla scena del risiko bancario e, in particolare, dalla corsa su Mps da cui da oltre un anno si era sfilato. Ieri Anima ha chiuso a 5,75 euro, l’opa incorpora un premio del 7,82%.
IL MODELLO
L’offerta è principalmente preordinata a rafforzare il modello di business del gruppo di piazza Meda, Anima sarà trasformata in una fabbrica prodotto integrata Assicurazione Vita e Risparmio Gestito. Bpm è il principale socio di Anima holding con il 22,38%. L’esecuzione del progetto potrà beneficiare della capacità di Bpm di gestire i processi di integrazione e del successo ottenuto dalla partnership strategica con Anima, in corso da oltre 15 anni. L’offerta presenta termini vantaggiosi per gli azionisti di Anima, con riflessi positivi per tutti gli stakeholders. L’offerta è subordinata, tra l’altro, al raggiungimento di una quota complessiva nel capitale di Anima pari ad almeno il 66,67%, nonché alla conferma della possibilità per Banco Bpm, in quanto conglomerato finanziario, di applicare all’operazione il trattamento regolamentare Danish Compromise.
Il campione nazionale sarà il secondo gruppo in Italia (di matrice bancaria), dietro Eurizon (Intesa Sp) e davanti a Unicredit e Mediolanum. Il nuovo gigante potrà contare su masse complessive da Assicurazione Vita e risparmio gestito pari a circa 220 miliardi, all’interno di un totale attività finanziarie della clientela pari a circa euro 390 miliardi.
LA SVOLTA
Da questo progetto derivano positive premesse per una stabile e duratura crescita del conto economico, grazie alla diversificazione dei ricavi in uno scenario di prospettica riduzione dei tassi di interesse. L’operazione si inserisce nel più ampio contesto del piano strategico, che fa leva su un modello di crescita dei ricavi fortemente incentrato sulle fabbriche prodotto. Dal suo completamento deriverà un significativo miglioramento della performance reddituale — con un aumento dell’utile per azione di circa il 10% e un incremento del RoTE al 2026 dal 13,5%, obiettivo di piano, a oltre il 17% — mentre rimarrà limitato l’assorbimento patrimoniale.
Grazie a questa operazione, l’incidenza delle commissioni sul totale del margine di interesse e dei proventi da servizi si crescerà dall’attuale 37% a oltre il 45% e l’apporto complessivo ai ricavi di gruppo delle fabbriche prodotto, nel Piano previsto a 1,18 miliardi al 2026, aumenterà a 1,6 miliardi.
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