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Boxe, Armando Casamonica: «Sono pronto per l’Europeo»


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Dal Quadraro a Bilbao, Armando Casamonica oggi si giocherà la sua chance europea. Nel pomeriggio, sul ring del «Pabellon de La Casilla», farà del suo meglio per aggiudicarsi il titolo europeo dei superleggeri, che è rimasto vacante. Sedici match disputati, di cui quindici vittorie e una sconfitta (in Texas, nel 2024), Casamonica sa che nella boxe le statistiche e le percentuali dei bookmaker valgono fino ad un certo punto. «Un pugile puo’ avere una giornata storta o, al contrario, essere particolarmente in forma, ed ecco che cambia tutto», dice subito dopo aver superato la cerimonia del peso, in Spagna (63,5 chili è lo standard della categoria dei superleggeri). Il suo avversario sarà il 30enne idolo di casa Jon Fernandez, che per la verità viene da un anno segnato da pochissimi match. E’ più alto del pugile romano di circa dici centimetri e vanta una percentuale di successi per ko maggiori. Ma questo alla Furia del Quadraro come si è autobattezzato, in onore del quartiere dove vive, da quando ha iniziato ad indossare i guantoni non importa molto. «Non penso sia favorito per quei pochi centimetri di altezza taglia corto ogni match è diverso dagli altri e alla fine conta chi riesce a mandare l’avversario al tappeto. Anche per questo non guardo le statistiche». I match di Casamonica sono noti per il «calore» dei suoi supporter: striscioni, fischietti, trombe, il pubblico gli è sempre stato rumorosamente vicino, soprattutto quando ha combattuto nella sua città. «Una ventina di amici sono venuti in Spagna racconta per me è importante sentirli vicini, mi danno forza. Questi affetti, così come la mia famiglia, mi motivano molto».

La preparazione per questo europeo, seguita dal suo coach, Silvano Setaro, è iniziata alla fine di agosto: «Tre mesi intensi, dopo una mini-vancanza, sono stati molto duri.

Ma sono stato costante, perché non ho avuto nessun problema fisico». A differenza di tanti altri suoi colleghi, Casamonica non è un pugile molto social. Poche chiacchiere da reel e tanta sostanza, a telefonino spento. «Sinceramente non penso a dove voglio arrivare taglia corto se gli si chiede quale sia un suo sogno nel cassetto Sono concentrato sull’oggi e penso solo a vincere il match per il quale mi sto preparando. Non fa bene guardare oltre a quello«. Di una cosa, però, è certo. A fronte di alcuni pugili italiani che sognano di vivere in America si pensi al caso del massimo Guido Vianello lui, su questo, la pensa in modo decisamente diverso: «Sono legato a Roma e non potrei mai abbandonarla. Per me questa città è tutto e, anche se alcuni lo vedono come un sacrificio, io non riuscirei a trasferirmi così lontano, distante dai miei amici e dalmia famiglia».
Armando, ex campione italiano della categoria, sa di portare sulle sue spalle un peso importante: è l’ultimo esponente in campo pugilistico della famiglia Casamonica, che ha avuto campioni come Romolo, azzurro ai Giochi di Los Angeles e Sandro, per anni Azzurro. Anche stato azzurro e ha vinto cinque titoli nazionali (junior 2016, School 2017 e 2018, Youth 2017 e Senior 2019), e il Guanto d’oro 2019. Con la nazionale ha preso parte agli Europei junior 2016, Youth 2017 e 2018, e ai Mondiali junior 2016, oltre al dual match tra Italia e Argentina quando, prima della sfida, le due selezioni vennero anche ricevute da papa Francesco.

 


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