Comprare una borsa di lusso con meno di 30 € sembra impossibile. Eppure, in Cina sta succedendo davvero. Il mercato dell’usato di fascia alta è esploso, e sta ridefinendo le regole del gioco in uno dei Paesi che, fino a pochi anni fa, trainava l’industria del nuovo. Marchi come Coach, Michael Kors e perfino Givenchy si trovano su piattaforme di rivendita a cifre irrisorie. A spingere questo cambiamento non è solo la voglia di risparmio, ma la situazione cinese economica più complessa: salari stagnanti, un mercato immobiliare in difficoltà e una disoccupazione giovanile in aumento. I consumatori cinesi, un tempo protagonisti della corsa al lusso nuovo e scintillante, oggi preferiscono la logica dello “smart spending”. E così, ciò che prima era un tabù, indossare un accessorio usato, è diventato non solo accettabile, ma trendy. Piattaforme come Super Zhuanzhuan e Xianyu (l’equivalente cinese del nostro Vinted) guidano questa rivoluzione silenziosa, rendendo accessibile anche ai più giovani il sogno di possedere un articolo firmato. L’effetto è una valanga di borse griffate sul mercato dell’usato, alcune vendute per meno di 200 yuan, circa 27 €. E non è solo la Cina a vivere questa transizione: il second hand di lusso è in crescita anche in Europa e Stati Uniti, dove il vintage non è più sinonimo di vecchio, ma di scelta consapevole, sostenibile e, perché no, glamour. Photo credits: Shutterstock; music by Korben MkdB
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