Solo 6.666 voucher da 1500 euro su oltre 400mila domande. E appena in 3.333, con un Isee fino a 15mila euro, riceveranno subito l’aiuto per 30 sedute psicologiche. Le graduatorie dell’Inps con gli aventi diritto al nuovo bonus psicologo, pubblicate ieri, confermano le preoccupazioni della vigilia: anche stavolta lo ottengono in pochi, a fronte di una spesa di 10 milioni per il 2024. Il contributo del 2022, che valeva al massimo 600 euro, lo avevano ricevuto in 41mila (erano stati spesi 25 milioni).
Gli psicologi che aspettano ancora i rimborsi del bonus 2022 (l’aiuto funziona tramite anticipo) possono però tirare un sospiro di sollievo: l’Istituto di previdenza riaprirà i termini per caricare le fatture delle sedute. La nuova finestra sarà valida dalle ore 9 del 15 luglio fino alle 18 del 31. Tutte le Regioni, dopo i ritardi di alcune lunghi fino a un anno e mezzo, hanno girato all’Inps le risorse necessarie, ricevute a loro volta dallo Stato. E ora, dopo la chiusura della finestra extra, l’Inps potrà rimborsare tutti gli psicologi in attesa.
I TEMPI
Per la nuova versione del bonus l’Inps e il ministero della Salute lavorano poi a un meccanismo per velocizzare i rimborsi. Insomma, una corsia burocratica preferenziale per accorciare i tempi, evitando la prospettiva di pagamenti lumaca, che disincentivano i professionisti dall’aderire alla misura. Per ora, come confermano fonti dell’Inps a Il Messaggero, otterranno il bonus meno dell’1% dei richiedenti che avevano fatto domanda entro il 31 maggio. Si possono infatti attribuire solo i primi 5 milioni stanziati, mentre per gli altri 5, aggiunti con un emendamento dl Anticipi, si attende il decreto del ministero della Salute con la ripartizione delle risorse. Verranno assegnati nei prossimi mesi scorrendo le graduatorie. E ancora una volta, nonostante il bonus sia richiedibile per Isee fino a 50mila euro (con importo che cala progressivamente fino a 500 euro), ci si dovrebbe fermare alla prima fascia di reddito di chi fa domanda.
Si può controllare se si è in graduatoria accedendo al sito dell’Inps con le proprie credenziali. Da ieri i beneficiari hanno 270 giorni di tempo per usufruire dell’aiuto presso uno degli psicologi che si sono accreditati con l’Inps tramite l’Ordine dei terapeuti. «Il contributo del 2022 — commenta il presidente dell’Ordine, David Lazzari- ha fatto risparmiare alle aziende 312 milioni per le mancate assenze dal lavoro, ma ha anche ridotto il lavoro dei medici di base. Dal 2018 il ricorso agli psicologi è salito del 62% e ad avere bisogno di un supporto sono 5 milioni di persone: è evidente che 10 milioni per 6mila pazienti non siano sufficienti». La prima cosa che chiedono gli psicologi è aumentare le risorse (al momento ci sono altri 10 milioni per il bonus 2025) così da coprire le 400mila richieste.
«Per arrivare a 5 milioni — aggiunge Lazzari — visto che la maggior parte non ha i soldi per pagare le sedute, bisogna investire sul sistema sanitario nazionale. Oggi ci sono solo 1200 psicologi pubblici, di cui 600 nei consultori, con pochissimi specialisti per disturbi come dislessia e discalculia, diffusi tra i giovani. Come primo passo bisogna approvare subito le leggi per lo psicologo scolastico e quello di base». Per il secondo 11 regioni hanno già legiferato, ma le risorse in campo non bastano. La proposta di legge nazionale, bipartisan, è ferma in Commissione Affari sociali alla Camera: prime ipotesi parlano di 25-30 milioni a disposizione per assumere 5-6mila psicologi, uno in ogni casa di comunità, che facciano una prima attività di consulenza e analisi.
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