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Berlino accusa Unicredit: mossa su Commerz ostile


Il governo di Berlino mantiene alte le barricate per difendere Commerzbank dall’avanzata di Unicredit. In una lettera al personale della seconda banca tedesca, di cui Gae Aulenti ha il 28% (9,5% in azioni e 18,5% in derivati), pubblicata ieri su LinkedIn, il cancelliere Friedrich Merz ha bocciato l’approccio di Gae Aulenti: «inaccettabile», «non coordinato, ostile». Berlino è impegnata per una Commerz «forte e indipendente».

Il nuovo no di Berlino è arrivato alla vigilia della Goldman Sachs European Financials Conference che si apre stamane a Berlino con l’intervento di Andrea Orcel che subito dopo rilascerà un’intervista a una tv internazionale. Un’occasione propizia al banchiere per rispondere alle perplessità tedesche. Alla Conference ci sarà anche Giuseppe Castagna.

Anche in Germania la dialettica di Gae Aulenti resta complessa come lo è in Italia sul fronte Bpm per il Golden Power. Unicredit ha avuto dalla Bce e dall’Antitrust tedesco l’ok a salire al 29,9% ma finora non ha potuto convertire la quota di derivati in azioni in attesa delle ultime autorizzazioni. Da mesi Berlino ha una posizione contraria alle mosse di Unicredit e in varie occasioni lo ribadiscono. Da Gae Aulenti ritengono incomprensibile questo atteggiamento in quanto è stato il governo di Berlino, a settembre 2024, a scegliere Unicredit rispetto a Bnp, per cedere il 4,5% di Commerz, mantenendo il 12%. Comunque Orcel non ha fretta ed è disposto ad aspettare fino al 2027.

Nell’ultima missiva di Merz, risalente al 26 maggio, il cancelliere tedesco parla «dei timori dei dipendenti» in merito a «una possibile acquisizione della banca da parte del gruppo Unicredit», rassicurando che il governo federale tedesco, «così come io personalmente, prendiamo molto sul serio le preoccupazioni» sull’indipendenza di Commerz e il «futuro della Germania come centro economico e finanziario». Per questo, quella di UniCredit è un’azione «inaccettabile» e questo è «particolarmente vero quando si tratta di una banca di importanza sistemica». Merz loda anche «gli ambiziosi obiettivi annunciati da Commerzbank nel febbraio 2025» e definisce «incoraggianti» i risultati del primo trimestre. La lettera si conclude ricordando che il vice Cancelliere e ministro delle Finanze, Lars Klingbeil, «sta monitorando attentamente gli ulteriori sviluppi e mi informerà di eventuali cambiamenti significativi».

MONITO UE SUL LASSO DI TEMPO

Sul fronte Bpm ieri c’è stata l’udienza al Tar sul ricorso contro la sospensiva Consob dell’Ops di un mese. La riserva dovrebbe essere sciolta oggi. Nel cda tenutosi sempre ieri è stato ricordato che alle condizioni attuali, l’offerta è sempre più a forte sconto e penalizzante rispetto alla redditività promessa nella versione stand alone. Ai prezzi di ieri c’era un delta del 7,5% del valore implicito di Bpm 9,4 euro a fronte di un valore di mercato alla chiusura di Borsa, pari a 10,1 euro: differenza di un miliardo.

Questa Ops, con i 30 giorni di sospensiva Consob, arriverà a 241 giorni e potrebbe scavalcare l’opa di Bper su Meliorbanca del 2008 (246 giorni) che era non ostile e aveva agosto di mezzo: potrebbe diventare la più lunga della storia finanziaria.

Va ricordato che per una direttiva Ue sulle operazioni straordinarie (art 3 comma 1 lettera F) la società emittente non deve essere ostacolata nelle sue attività oltre un ragionevole lasso di tempo.

Infine il 18° pacchetto di sanzioni russe prende di mira il settore bancario, limitandone la capacità di raccolta, ha ricordato ieri Ursula von der Leyen.

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