Inghilterra promossa ai quarti di finale. Quanta fatica di fronte alla Slovacchia che sogna fino al 95’ quando Jude Bellingham la trascina ai supplementari e Kane la ribalta. Peccato per Francesco Calzona. Non ci sarà lui sabato prossimo alle 18 a Dusseldorf, contro la Svizzera che ha eliminato gli azzurri. Illusorio il gol di Schranz al 25’ con gli inglesi che nel finale d’assalto dapprima si fermano al palo preso da Rice con il tentativo di Kane e palla alto e poi concretizzano nei 6’ di recupero quando il gioiello del Real Madrid si fa il regalo dopo aver compiuto sabato 21 anni e Kane fa il sorpasso in apertura dei supplementari.
La partita: il lampo di Bellingham
A Gelsenkirchen, Southgate lascia fuori Gallagher e a centrocampo sceglie di partire con Mainoo, 19 anni e 72 giorni, il terzo giocatore più giovane a disputare una partita a eliminazione diretta con l’Inghilterra al Mondiale e all’Europeo dopo Michael Owen contro l’Argentina nel 1998 (18 anni 198 giorni) e Wayne Rooney contro il Portogallo nel 2004 (18 anni 244 giorni), confermando il resto. Calzona non fa sorprese e conferma la squadra vista contro la Romania con Haraslín che taglia la quarantesima presenza con la Slovacchia che desta subito una buonissima impressione e segna al 25’ con Schranz. Pallone difficile ben gestito da Strelec al limite dell’area e che premia con una bella imbucata l’inserimento di Schranz implacabile a tu per tu con Pisckford, in campo dopo aver superato un piccolo problema al dito mignolo durante il riscaldamento.
Per Schranz terzo gol in Nazionale ed è il primo per i suoi a segnare una rete nella fase a eliminazione diretta agli Europei. Gli slovacchi hanno segnato il primo gol in tutte e quattro le partite prima dell’intervallo.
Un attimo prima del vantaggio c’era stato il tentativo degli inglesi con Mainoo: tiro al volo di destro dopo un pallone ribattuto dalla difesa r palla alta non di molto. Ma prima ancora, al 12’, occasionissima per la Slovacchia con Haraslín fermato da un grande intervento di Guehi. Sfida spigolosa e tre ammoniti in 13’ con l’inglese Guehi a prendersi il giallo sotto diffida. Mai l’Inghilterra non aveva fatto un tiro nello specchio della porta nel primo tempo di una partita della fase a eliminazione diretta di un torneo importante dai quarti di finale della Coppa del Mondo 1986 contro l’Argentina.
Il rientro in campo degli inglesi è con un piglio diverso, tanto che dopo 5’ la grande apertura di Kane per Trippier che mette in mezzo dove Foden porta al gol a porta vuota. Ma entra in azione il Var: fuorigioco del trequartista sull’assist di Trippier. Per tutta risposta la Slovacchia sfiora di lì a poco il raddoppio: Walker e Stones non s’intendono e la palla resta sulla linea di metà campo, si fionda Strelec che vedendo Pickford fuori area tira in porta sfiorando il palo. Il possesso palla è degli inglesi (anche oltre il 75 per cento) ma il portiere Dubravka non viene impegnato. Anche quando l’opportunità è grossa, gli inglesi sprecano, come al 33’ la punizione di Foden per lo stacco di Kane che da due passi di testa mette a lato di poco, oppure imprecano come al 36’ quando la sventola di Rice dal limite sbatte sul palo e si avventa Kane in spaccata alzando però la mira. Gli assalti inglesi si concretizzano nei 6’ di recupero quando Bellingham pareggia con una rovesciata spettacolare sulla spizzata di Guehi dopo angolo.
Slovacchi sotto choc e si decide tutto in apertura dei supplementari. Svirgola Eze, con Toney che intercetta allungando di testa in area: Kane va allo stacco e la ribalta. Il cuore spinge gli slovacchi e Pekarik prima del cambio campo, sul cross teso a giro di Benes, sfiora il pareggio in spaccata da due passi con pallone alto. L’illusione del 2-2 la dà anche Tupta con una punizione che finisce sopra la traversa con gli uomini di Calzona, che attaccano a testa bassa cercando invano di portare il match ai rigori.
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