19.05.2025
12 Street, Rome City, Italy
Economy

Bce, nuovo taglio dei tassi: occhi sulle prossime mosse


L’attesa non è tanto sul secondo taglio dei tassi di interesse dopo l’inversione della stretta monetaria decisa a giugno. I mercati hanno pochi dubbi sulla sforbiciata da 25 punti base sul tasso dei depositi che deciderà oggi la Banca centrale europea (dal 3,75% al 3,50%). Il nodo principale nella riunione del Consiglio Direttivo è considerato la valutazione delle nuove proiezioni economiche su inflazione, crescita DEL Pil e disoccupazione. Da qui si potrà capire meglio la direzione della politica monetaria nei prossimi mesi. Non solo. Sempre oggi entra in vigore il nuovo regime con cui la Bce orienta la politica monetaria. Con il risultato che il tasso sui rifinanziamenti alle banche scenderà probabilmente di 60 punti base (dal 4,25% al 3,65%): 25 dei quali di riduzione del costo del denaro, e 35 a causa di un aggiustamento tecnico previsto del nuovo “quadro operativo” annunciato dalla Bce a marzo.

I DATI

Ma partiamo dai dati in mano alla Bce. Passata l’estate per valutare il quadro macroeconomico, i numeri sembrano convergere verso un raffreddamento sostenibile — la condizione posta dalla presidente Christine Lagarde per poter tagliare — dell’inflazione vicino al target del 2%. L’unica preoccupazione rimane quella sull’andamento dei prezzi al consumo nel settore dei servizi, cresciuti costantemente negli ultimi mesi, fino al 4,2% di agosto (anno su anno). Guardando alle economie più deboli, come quella tedesca, il rischio è che mantenere i tassi agli attuali livelli possa innescare una recessione e anche far tornare a un’inflazione cronicamente sotto il 2%. Intanto, rispetto al quadro prudente tracciato dal capo economista Bce, Philip Lane, a Jackson Hole il mese scorso, l’inflazione è rallentata al 2,2%, ai minimi di tre anni. E persino il ‘falco’ tedesco Joachim Nagel ha aperto a un taglio dei tassi a settembre. Il membro del comitato esecutivo, Piero Cipollone, ha da parte sua avvertito che mantenere troppo a lungo l’attuale politica restrittiva rischia di avere pesanti ricadute sulla crescita. Dunque, oggi Christine Lagarde, accompagnando il secondo taglio del 2024 dovrebbe limitarsi a dire che continuerà a farsi guidare dai dati dell’economia per le prossime mosse, senza lasciare troppe aspettative su un nuovo blitz a breve. Questo mentre gli analisti scommettono già su una pausa il 12 ottobre per poi tare un altro taglio di 25 punti base il 12 dicembre per poi intervenire con cadenza trimestrale dal 2025. «Solo un ulteriore rallentamento delle pressioni inflazionistiche e ulteriori segnali di allarme sulla crescita economica», dicono da Ig Italia, «potrebbero spingere il Governing Council a fare due ulteriori tagli nel corso del 2024». Uno scenario che ha sostenuto le Borse, anche se ieri i guadagni sono temperati (e per Milano e Parigi annullati: -0,12% e -0,14%) dall’inflazione di fondo negli Usa ancora al 3,2%, che mette a rischio l’atteso un taglio dei tassi da mezzo punto da parte della Fed al meeting del 17-18 settembre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leave feedback about this

  • Quality
  • Price
  • Service
[an error occurred while processing the directive]