17.08.2025
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basta buonismo. Domani i funerali


Quattro bambini: il più grande 13 anni, la più piccola 11. Nati in italia, figli di rom di origini bosniache. Erano loro a bordo dell’auto rubata che lunedì scorso ha falciato e ucciso Cecilia De Astis, 71enne pensionata, travolta in via Saponaro, quartiere Gratosoglio, a sud di Milano. A quanto risulta, quella macchina l’avevano rubata proprio loro. 

Il furto dell’auto

Domenica scorsa, come scrive il Corriere della Sera, avevano adocchiato una Citroen bianca parcheggiata con targa francese, carica di bagagli e lasciata davanti a un b&b della vicina via Fratelli Fraschini.

L’hanno aperta, e si sono portati via le valige. Poi sono tronati al campo nomadi dove vivono per far sparire quello che avevano trovato: tablet, pc. Ed è lì che avrebbero scoperto la copia di scorta delle chiavi dell’auto. 

L’incidente

La tentazione era troppo forte: il giorno dopo volevano provare a fare un giro. Così lunedì prendono l’auto arrivano al curvone di via Saponaro. La Ds4 sbanda, scavalca il cordolo a destra e travolge la 71enne. Prosegue, abbatte un palo della segnaletica, ritorna in strada. I quattro ragazzini scendono di fretta e fuggono. Senza voltarsi mai.

Le magliette dei Pokemon

Sono state le magliettine dei Pokémon sfoggiate dai tre maschi — tutte identiche, e uguali sono anche i pantaloncini di jeans, come accade in ogni compagnia di ragazzini di quell’età — a permettere di risalire al gruppetto. Ci hanno messo 36 ore gli agenti del Radiomobile della polizia locale per identificarli e fermarli. Li hanno bloccati tra i camper di un piccolo accampamento di via Selvanesco.

Già riaffidati ai genitori

Sono così piccoli (hanno tutti meno di 14 anni)  da non essere imputabili. Ieri sera sono già stati riaffidati alle famiglie in attesa di eventuali provvedimenti. Se ne occuperà la Procura dei minorenni. Che deve valutarne la «pericolosità sociale». Tra le opzioni, potrebbero essere affidati a una comunità e allontanati dalle famiglie. Anche la posizione degli adulti è al vaglio per non aver vigilato.

SALVINI: BASTA BUONISMO

«Non si può far finta di niente: quanto avvenuto a Milano è grave. Serve agire subito, con l’intervento dei servizi sociali — troppo spesso cauti quando ci sono di mezzo famiglie che vivono nelle roulotte o nelle baracche — per intervenire su quei bambini e metterli in condizione di non ripetere i gravissimi reati appena commessi. Basta con la tolleranza e il buonismo nei confronti dei rom e di gente che è davvero difficile definire «genitore» «. Lo scrive su Fb il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini postando la notizia dei 4 ragazzini che hanno investito e ucciso Cecilia De Astis «già riaffidati alle famiglie». «In tutto questo — aggiunge — sorpresa e tristezza per quei politici e giornalisti di sinistra per cui il problema principale di tutta la vicenda non sono minorenni ladri e assassini o famiglie rom assenti, ma…la Lega e Salvini».

Si terranno domani alle 14.45 alla chiesa di San Barnaba in Gratosoglio, a Milano, i funerali di Cecilia De Astis, la donna di 71 anni investita e uccisa dai 4 minorenni rom, lunedì scorso, a bordo di un’auto rubata.

Accampamento semi vuoto

L’accampamento di via Selvanesco dove vivono i quattro minori che l’altro ieri, a bordo di un’auto rubata hanno travolto e ucciso Cecilia De Astis, 71 anni a Milano si è svuotato di svariate roulottes che stazionavano. I quattro sarebbero invece usciti ma poi tornati in tempi brevi nell’area con le loro madri, secondo le forze dell’ordine. I quattro, di età tra gli 11 e i 13 anni nati in Italia, di origine rom, non sono sottoposti ad alcun provvedimento restrittivo in quanto hanno meno di 14 anni e non sono imputabili. Possono pertanto muoversi liberamente.


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