26.07.2025
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Sports

«Basta atlete robot». La Nazionale di ritmica riparte e dà spettacolo, svolta radicale dopo veleni e inchieste


La nuova era delle Farfalle è già iniziata e le premesse sono già esaltanti. Ne abbiamo avuto un assaggio a Milano domenica scorsa, quando la Nazionale italiana di ginnastica ritmica ha vinto la finale di specialità con i cinque nastri: Laura Paris, Giulia Segatori, Chiara Badii, Sofia Sicignano e Lorjen D’Ambrogio (con riserva Laura Golfarelli) sulle note di “Saltarello” di Enrico Melozzi hanno deliziato il pubblico di casa facendo esplodere di gioia tante ragazzine e bambine – a proposito, le tesserate continuano ad aumentare nonostante il caso Maccarani – che hanno seguito con palpitazione le loro beniamine. C’era tanta attesa dalle parti del Forum di Assago: perché sì, dopo la risoluzione del contratto con l’ormai ex dt si addensavano dubbi sul futuro, spazzati via a colpi di esercizi pirotecnici. Le azzurre, capitanate ora dalla 22enne Paris dopo gli addii delle altre medagliate olimpiche Alessia Maurelli, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Martina Centofanti, torneranno ad allenarsi all’Accademia di Desio più motivate verso i Mondiali di Rio de Janeiro, al via il 18 agosto.

LA SVOLTA

Con l’uscita di scena di Emanuela Maccarani come guida delle Farfalle, soggetta a squalifica di tre mesi e rinviata a giudizio (a settembre l’udienza preliminare) per maltrattamenti, il nuovo presidente Andrea Facci ha deciso di dare una svolta e rinfrescare l’aria nelle stanze di Desio. «E’ una struttura in cui verranno fatte delle importanti migliorie per consentire alle ginnaste di vivere al meglio il loro impegno quotidiano» aveva spiegato Facci. Nello staff azzurro, infatti, è rimasta solo la tecnica Valeria Carnali e c’è stato l’ingresso di Mariela Pashalieva come nuova allenatrice delle Farfalle. La 54enne bulgara, ex campionessa europea, ha un passato da assistente allenatrice del suo Paese nei due cicli olimpici di Pechino e Londra e da responsabile tecnica della Svizzera. Ha un carattere affabile, la normalizzatrice Pashalieva, con le ragazze. Le sue lezioni partono subito con una domanda: “Come state?”. È chiara la sua filosofia: ascoltare le ginnaste prima di tutto per crescere insieme. Ha un approccio basato sul dialogo e presto anche la barriera linguistica verrà scavalcata. «All’inizio un po’ ci spaventava questa cosa, ma è stato fin da subito tutto facile, anche comunicare in inglese. Lei si esprime benissimo», spiega Laura Paris.

IL SILENZIO

«È importante anche la comunicazione e, ovviamente, il rispetto reciproco», dice la nuova coach con l’ordine di non parlare del passato e di chi l’ha preceduta. La bulgara, però, spiega il suo metodo di lavoro: «Le atlete sono persone, sono esseri umani, non sono macchine o robot. Devi saper cogliere emozioni e problemi. Bisogna saper adattare gli allenamenti al momento e allo stato d’animo dell’atleta. Parte del mio compito sarà proprio questo. Cosa ho detto prima che salissero in pedana? L’unica cosa che faccio è aiutarle a restare calme». È iniziato il percorso verso Los Angeles 2028 e si parla già di obiettivo medaglia dopo i due bronzi di Tokyo e Parigi: «È il traguardo di tutti, ma bisogna pensare passo dopo passo. Per molte ragazze è il sogno. Ma per raggiungerlo dobbiamo prenderci cura delle ragazze, mantenerle sane sia sul piano fisico sia psichico. È molto importante fare tutto ciò che possiamo, come allenatrici, per supportare i loro sogni».

IL SOSTEGNO

L’altra novità degli ultimi mesi riguarda il nuovo staff medico, ora guidato dal professor Andrea Ferretti, direttore sanitario dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni. Una figura di spicco dell’ambiente sportivo e già al seguito della Nazionale italiana di calcio (dal 1990 al 2004 e dal 2006 fino al 2008 e in più con gli azzurri di Mancini ha vinto gli Europei del 2021). A lui, al segretario Matteo Ferretti e agli altri quattro professori che compongono la nuova Commissione il compito di monitorare le atlete, per evitare che possano ripetersi alcuni spiacevoli presunti episodi del passato. Inoltre, presto nel team verrà inserita anche una psicologa specializzata per adolescenti, per supportare la crescita delle atlete che sono ancora nella fase delicata dello sviluppo (l’età minima per la categoria senior è di 16 anni, 14 per la junior). Sì, è l’alba di una nuova era delle Farfalle.

© RIPRODUZIONE RISERVATA


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