ROMA Una rimonta che è apparsa subito una montagna aspra ed erta per il centrodestra: è Vito Leccese, il candidato sostenuto da un’ampia coalizione di centrosinistra, il nuovo sindaco di Bari. Una vittoria a valanga, su cui il Pd confidava findal primo turno, in cui Leccese, 62 anni, aveva raccolto la maggior parte delle preferenze, portando a casa il 48% dei consensi, appena una tacca al pieno. Il 36enne leghista Fabio Romito era arrivato al 29,1%. Poi la conferma al ballottaggio, che si chiude con il 70,3% di voti per Leccese, mentre il suo giovane avversario, si ferma al 29,7% dei consensi, con tutta la coalizione di centrodestra dalla sua parte. Bari, si riconferma così, ancora una volta, una roccaforte del centrosinistra, inespugnabile dalla destra da oltre vent’anni.
«Siamo solo all’inizio perché il duro lavoro comincerà solo dalla proclamazione», ha dichiarato il neo sindaco fuori dal comitato elettorale, dove per festeggiare ha intonato le strofe di Bella Ciao insieme ai suoi sostenitori. Non è mancato il ringraziamento a Michele Laforgia, il candidato sostenuto al primo turno dal M5S e sinistra dopo la dissoluzione del campo largo, causata dal clamore mediatico di alcune inchieste della procura di Bari su presunti casi di corruzione elettorale interni al Pd. Ma alla fine i due hanno raggiunto un’intesa per il ballottaggio: «Laforgia mi ha costretto a una campagna faticosa al primo turno, ma alla luce della comunanza politica e della amicizia, lui e la sua coalizione mi hanno sostenuto lealmente consentendo di riunirci sotto gli stessi ideali e valori che ci ispireranno nel governo di questa città», ha dichiarato Leccese.
I PRECEDENTI
Nuovo sindaco sì, ma una vecchia conoscenza. La sua carriera politica è iniziata proprio a Bari, dove Leccese è stato eletto consigliere comunale nell’‘85 e poi assessore nella giunta progressista all’inizio degli anni Novanta. Poi, per ben vent’anni, è stato capo di gabinetto dei due sindaci della città, Michele Emiliano prima e Antonio Decaro dopo. Proprio il sindaco uscente, ora eletto eurodeputato a Bruxelles, dice di essere «contento» di lasciare a lui «la fascia tricolore: sono felice per lui e per la città che sarà guidata da un uomo con un grande cuore e che sa bene come si amministra». Ciò che ci si aspetta, quindi, è continuità rispetto al governo precedente: «Vorrei essere il sindaco di tutti coloro che non hanno partecipato al voto perché non credono più nella politica, vorrei restituire loro la fiducia nelle istituzioni, in quella che Decaro ha trasformato nella istituzione dei cittadini».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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