Un’altra minaccia, pesantissima, proveniente da ambienti pericolosi. Nella primavera del 2024 Sigfrido Ranucci, dopo un’inchiesta di Report, aveva attirato l’attenzione di un cartello messicano e alcuni loro esponenti avrebbero detto di essere pronti ad azioni violente nei confronti del giornalista. Una conversazione “intercettata” da un avvocato e riferita sia a Ranucci che al pm della Dda Francesco Cascini, che lo aveva poi sentito come persona informata sui fatti. «Dopo un servizio andato in onda in cui parlavamo degli interessi dei narcos albanesi e dei loro rapporti con il cartello messicano di Sinaloa, mi arrivarono dei messaggi, alle 5.30 del mattino, da un avvocato — ha raccontato Ranucci — Mi confidò di avere avuto l’incarico dal cartello per compiere un’attività di depistaggio e dossieraggio contro di me. Denunciai tutto. Fu sentito in Procura, ma senza alcun esito». L’avvocato in questione è Alexandro Maria Tirelli.