12.05.2025
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Economy

Auto, vendite in calo a maggio. Giù le elettriche


Vendite di auto in calo sul mercato europeo. Nel mese di maggio nell’Unione sono state immatricolati 911.697 veicoli, il 3% in meno rispetto allo stesso mese del 2023. Male l’Italia (-6,6%), la Germania (-4,3%) e la Francia(-2,9%). Cresce invece la Spagna (+3,4%). Nei primi cinque mesi dell’anno il mercato registra tuttavia una crescita del 4,6% sull’analogo periodo del 2023. Le vendite di auto elettriche sono diminuite a maggio del 12% a quota 114.308 unità, con la quota sul totale scesa al 12,5% dal 13,8% dell’anno scorso.

«L’andamento negativo a maggio è dovuto in misura considerevole a una frenata delle immatricolazioni di auto elettriche, con veri e propri crolli in alcuni mercati importanti come quello della Germania (-30,6%) e dell’Italia (-18,3%) e con una contrazione delle vendite di elettriche pure», rileva il Centro Studi Promotor. «Questa frenata delle elettriche è dovuta soprattutto al venir meno degli incentivi in alcuni grandi Paesi». In Italia lo stanziamento per gli incentivi per le elettriche disponibile dal 3 giugno scorso è stato bruciato integralmente in poche ore.

In Germania, dove gli acquisti di auto a batteria hanno fatto registrare un drastico calo, l’associazione dei costruttori segnala che «il crollo a maggio delle immatricolazioni dei veicoli completamente elettrici è stato massiccio» e che «sono ora necessari piani politici e contromisure per ripristinare la fiducia dei consumatori sulla mobilità elettrica». In altre parole, dicono i produttori di auto, servono nuovi incentivi altrimenti le elettriche non si vendono. Queste considerazioni — commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor — valgono anche per l’Italia che nella graduatoria delle auto elettriche è agli ultimi posti con una quota del 3,6% a maggio contro il 4,1% dello stesso mese del 2023 (anche se in crescita rispetto al 2,4% di aprile).

LE STRATEGIE

È necessario «che si faccia chiarezza il più presto possibile sulle politiche ambientali dell’Unione europea, che condizionano pesantemente le strategie industriali e gli investimenti delle case auto: operatori e clienti hanno oggi più che mai bisogno di certezze, per potersi orientare in una transizione estremamente complessa», osserva Andrea Cardinali, direttore generale dell’Unrae, l’organizzazione che riunisce i costruttori di auto estere in Italia. «La lunga attesa tra i primi annunci dei nuovi incentivi e la pubblicazione del decreto che li ha resi operativi ha paralizzato il mercato delle auto elettriche», prosegue. «Ci auguriamo ora — conclude Cardinali — che i 240 milioni residui per gli incentivi, comprensivi dei 178 che avrebbero dovuto essere resi disponibili già da subito, vengano prontamente stanziati con un nuovo decreto. Ribadiamo l’auspicio che venga presto indicata una strategia chiara, con un orizzonte di almeno 2-3 anni, in tema di incentivi e supporti alla transizione, per consentire a consumatori e imprese di programmare gli acquisti ed evitare che nuovi stop & go creino ulteriori danni al mercato».

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