17.05.2025
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Economy

Auto, Nissan riduce la produzione. Stellantis taglia in Usa 1.100 posti


La crisi dell’automotive, sempre più profonda, non risparmia nessuno. Nissan, il colosso giapponese, accusa il contraccolpo della crisi del settore e annuncia 9.000 licenziamenti a livello mondiale, oltre a una riduzione della capacità produttiva del 20%. Queste misure si uniranno a una razionalizzazione delle spese amministrative e degli asset in portafoglio, per privilegiare le spese in conto capitale e le attività di ricerca e sviluppo. Stellantis invece taglia negli Usa. Il gruppo guidato da Carlos Tavares ieri ha annunciato che licenzierà a partire dal 5 gennaio prossimo 1.100 lavoratori nello stabilimento di Toledo, in Ohio. E i turni di produzione della Jeep saranno dimezzati da due a uno. Pesa a livello globale soprattutto la forte concorrenza dei cinesi che stanno mettendo all’angolo gli altri produttori.

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LA RICETTA
Obiettivo dell’intervento di Stellanti è contrastare il calo di vendite e fatturato in Nord America. E anche Nissan deve fare i conti con risultati semestrali deludenti e in particolare con un utile operativo crollato del 90%, da 303,8 a 32,9 miliardi di yen (195 milioni di euro). L’amministratore delegato Makoto Uchida si è dimezzato lo stipendio. I 9.000 dipendenti in uscita corrispondono a quasi il 7% per cento della forza lavoro complessiva (133.580 unità di personale a fine marzo) della casa d’auto giapponese. Per quanto riguarda l’esercizio in corso, Nissan ha anche rivisto al ribasso (del 9,3%) le stime sulle vendite, mentre quella sull’utile operativo è stata ridotta del 70%. «Di fronte alla gravità della situazione, Nissan sta adottando misure urgenti per recuperare la sua performance e creare un’azienda più reattiva e resiliente, in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti dei mercati», ha spiegato il Gruppo in una nota. La razionalizzazione degli asset in portafoglio prevede poi la vendita di una quota del 10% di Mitsubishi Motors Corporation: così Nissan, che oggi metterà in vendita 149.028.300 azioni alla Borsa di Tokyo, snellirà la sua partecipazione in Mmc dal 34% attuale. Tornando a Stellantis e ai 1.100 licenziamenti in Ohio, una nota diffusa dalla società indica che i lavoratori interessati sono quelli impegnati nell’assemblaggio dei veicoli Jeep, e che circa 400 dipendenti saranno trasferiti a un fornitore di servizi esterno. La società ha sottolineato che questa decisione è stata dettata dalla necessità di adeguare la produzione al calo delle vendite negli States, giù del 20% anche nel terzo trimestre, con 1,15 milioni di veicoli consegnati. «Il fatturato in Nord America si è contratto del 42%, scivolando a quota 12,4 miliardi di euro», ha chiarito Stellantis. Intanto, dopo il calo di agosto e settembre, a ottobre il mercato dell’auto in Italia ha registrato una nuova battuta d’arresto delle vendite. Il mese scorso, stando ai dati comunicati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state immatricolate 126.488 autovetture, in flessione del 9,05% rispetto a ottobre 2023, quando ne erano state registrate 139.078.

IL CALO
Nei primi dieci mesi dell’anno sono stati immatricolati 1.328.663 veicoli, +0,96% sul periodo gennaio-ottobre 2023. Per quanto riguarda Stellantis, in Italia a ottobre il gruppo ha visto scendere le immatricolazioni del 27,8% rispetto allo stesso mese del 2023, facendo peggio rispetto al resto del mercato. A settembre le registrazioni di Stellantis erano diminuite del 33,9%. Nei primi dieci mesi dell’anno, infine, Stellantis ha immatricolato 397.232 vetture, in diminuzione dell’8% rispetto alle 431.876 dello stesso periodo del 2023. Nei primi dieci mesi del 2024 la quota di mercato di Stellantis risulta pari al 29,9% (da 32,8%). A ottobre il gruppo aveva una quota del 25,2% del mercato italiano, contro il 31,7% di ottobre 2023.

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