«È stato un lungo viaggio, ma siamo concentrati ad andare avanti», dice dal palco Marco Perissa, presidente di Fdi Roma. Parte da qui, dal parco di Viale America, che costeggia il laghetto dell’Eur, il cammino del partito della premier in vista della tappa più attesa del 2027: le elezioni amministrative per il rinnovo del governo della Capitale. Il nome scelto per l’iniziativa — che andrà avanti anche oggi e domani — è «Piazza Italia». Ma a salire sul palco per primi ci sono due dei volti più conosciuti della politica nazionale: Giovanni Donzelli, responsabile Organizzazione e Arianna Meloni, a capo della segreteria del partito. Quasi a tracciare una linea di continuità: quanto fatto al governo del paese può essere replicato su scala ridotta per favorire la «rinascita» di Roma. Per questo dal palco, i due esponenti di Fratelli d’Italia, insieme con i direttori dei due giornali romani, Massimo Martinelli per Il Messaggero e Tommaso Cerno per Il Tempo — si soffermano prima di tutto sui dossier caldi che transitano tra Palazzo Chigi e il Parlamento. A partire dalla gestione dei conti pubblici, con lo spread sceso a 90 punti: «Abbiamo smesso di buttare soldi dalla finestra», dice la sorella della premier. Che rivendica, pure i passi avanti fatti sul fronte internazionale: «L’Italia è tornata centrale nello scacchiere geopolitico». Ci sono poi le “questioni di casa”, quelle che hanno a che fare con la sicurezza — un tema che «interessa soprattutto le periferie e le fasce più deboli», dice Donzelli, la riforma della giustizia, «dalla parte della magistratura e contro «carriere scelte da correnti politicizzate» e ancora, il fisco, a tutela delle piccole e medie imprese e il premierato per garantire la «stabilità che serve» all’Italia: «Lo approveremo entro fine legislatura», promette il meloniano.
LA SFIDA
Ma poi c’è Roma, e la sfida per la riconquista del Campidoglio, oggi guidato da Roberto Gualtieri. Un duello in cui Fdi non lascia fuori i risultati di cui oggi l’amministrazione capitolina si può vantare: «Il nostro amore per Roma lo abbiamo dimostrato subito, siamo corsi in soccorso dell’amministrazione, l’abbiamo aiutata, al di là dei colori e dei partiti, e il governo è sceso in campo con fondi del Pnrr e del Giubileo, stanziando miliardi di euro per la città», dice Arianna Meloni, riportando però le ultime stime del Sole24ore, quelle che mettono l’attuale primo cittadino «al penultimo posto nell’ordine di gradimento di tutte le città italiane». Per il rilancio della Capitale, la responsabile della segreteria politica di via della Scrofa sa di poter puntare su un asso non da poco: «Il governo sta lavorando per più poteri a Roma capitale, una storica battaglia di Giorgia Meloni». Riforma ora alle limature finali a Palazzo Chigi e che potrebbe planare presto in Parlamento. L’obiettivo è uno, aggiunge: «Roma deve tornare grande, dopo anni e anni di declino, deve tornare centrale nello scacchiere internazionale». La strada per il Campidoglio, assicurano i due big, passerà comunque per la gente: «Abbiamo intenzione di presentarci con un programma di buone proposte, elaborato con i cittadini, la società civile, quartiere per quartiere: non possiamo abbandonare questa grande città». Tutto, dice Arianna Meloni, pur di non correre il «rischio di chiudersi dentro il palazzo». Sul nome che il partito schiererà, nessuno ancora vuole sbottonarsi, e Perissa ci scherza un po’ su: «Ci siamo rimasti male quando Meloni ha deciso di candidarsi al governo nazionale, l’avremmo voluta anche a Roma». Tant’è che nel totonomi si fa pure il nome dell’altra Meloni, Arianna. A chi sarà scelto alla fine spetterà, in ogni caso, il compito di proporre ai romani una Capitale all’altezza del suo passato. E a prova di futuro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leave feedback about this