Nel settore del lusso in continua evoluzione, Bulgari si distingue per il suo stile unico e il legame con le radici romane. Accanto all’integrazione tra tradizione e innovazione, alla collaborazione con artisti e designer, e l’impegno nel preservare l’eredità culturale della Città Eterna, la Casa continua la sua espansione internazionale, promuovendo nuove iniziative, come l’apertura del Bulgari Hotel Roma. Jean-Christophe Babin, CEO di Bulgari, condivide la visione e gli obiettivi futuri del marchio nel panorama del lusso globale.
In che modo la collaborazione con artisti e designer influisce sulla creazione di orologi Bulgari unici?
«Siamo il marchio più influenzato dall’arte nel settore di questi prodotti, grazie alle nostre radici romane, a differenza dei marchi di orologi svizzeri che, a causa delle loro origini “più recenti”, non hanno sviluppato una grande tradizione artistica. L’influenza dell’arte non si limita all’architettura e all’arte romana, come dimostrato dalle collezioni dei nostri gioielli che riflettono le varie influenze mediterranee e oltre. Per gli orologi, è particolarmente interessante abbinare un artista a un’icona, come abbiamo fatto per le collezioni maschili da anni e, recentemente, anche per quelle femminili. Quest’ultimo compito è stato complesso a causa delle dimensioni ridotte del quadrante degli orologi femminili. L’artista e architetto giapponese Tadao Ando, per la collezione di Octo Finissimo aveva precedentemente scelto la pittura; questa volta ha lavorato con materiali preziosi, creando intarsi molto interessanti. Ha anche realizzato quadranti per la collezione Serpenti, incluso un set che rappresenta le quattro stagioni, conferendo un livello di preziosità mai raggiunto prima dai Serpenti Tubogas, a mio parere.»
Bulgari mantiene la romanità nelle sue creazioni?
«Più che mai! Continuerò su questa linea finché non andrò in pensione. Collaborare con artisti è fondamentale per noi, essendo un marchio globale e l’arte, così come l’arte romana, è universale. Il mio intento è fondere l’arte universale con quella romana che ci ha sempre ispirato.»
Un esempio?
«Il design dei bracciali Serpenti, come i bracciali Serpenti Forever Cleopatra, è divenuto emblematico nell’arte orafa romana. Anche l’arte giapponese è una fonte di ispirazione, come dimostrato dai gioielli ispirati dal monte Fuji. Cerchiamo di onorare, attraverso gli artisti e la loro sensibilità, i paesi con grandi origini e tradizioni.»
Avete fatto e continuate a fare cose importanti per Roma, come l’apertura del Bulgari Hotel Roma in Piazza Augusto Imperatore.
«Contribuiamo alla qualificazione di un’area che comprende la tomba di Augusto. Il progetto non è ancora completato; dopo aver realizzato la parte strutturale, stiamo ora lavorando sui giardini che circondano il mausoleo per renderlo un luogo unico nella città. Intendiamo anche lavorare sugli interni per trasformarlo in un punto di interesse culturale e turistico. Siamo coinvolti in ulteriori progetti con lo Stato e il Comune di Roma.»
Roma sta ricambiando il vostro affetto?
«Stiamo intensificando i nostri sforzi. Il progetto di Largo Argentina, ora completato, rende possibile al pubblico camminare tra i templi e visitare la mostra sottostante. Attendiamo con impazienza di progredire con il progetto per i giardini del mausoleo di Augusto, che è molto importante per noi. Inoltre, stiamo portando l’arte italiana a Parigi, al Louvre, che è considerato il museo dei musei in Europa, nonostante la presenza dei Musei Vaticani qui. Questo è un riconoscimento significativo per noi, seguendo le due mostre che abbiamo tenuto a Roma e Milano.»
Il mondo dell’orologeria sta virando molto verso il vintage, con marchi che producono e vendono esclusivamente vintage. E Bulgari?
«Per creare orologi vintage devi avere una lunga storia nell’orologeria, per Bulgari non è così. In ogni caso siamo fortemente creativi e non abbiamo bisogno di copiare il passato, preferiamo creare il futuro.»
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