22.05.2025
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Economy

alla cassa 10 milioni di contribuenti. Ecco tutte le scadenze


 Il Fisco chiude l’ombrellone sulla spiaggia e riprende a battere cassa. La tregua fiscale, a ben vedere, è durata solo tre settimane. Tra il 20 e il 30 agosto saranno più di dieci milioni i contribuenti chiamati a effettuare dei versamenti. Più nel dettaglio, entro venerdì 30 agosto i contribuenti soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale, o più semplicemente Isa, dovranno chiudere con il Fisco i conti del 2023 e versare il primo acconto relativo al 2024 per le imposte sui redditi e l’Irap. Questa particolare scadenza riguarda quei contribuenti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici Isa e che hanno dichiarato un fatturato non superiore al limite stabilito, ma che non hanno versato al Fisco quanto dovuto alla fine di luglio. Infatti, i contribuenti che hanno saltato la scadenza del 31 luglio possono effettuare i pagamenti entro il trentesimo giorno successivo a patto che si facciano carico di una maggiorazione degli importi a debito dello 0,40%. 

Il termine per versare l’Iva, che risulta dalla dichiarazione del 2024, relativa all’anno 2023, è scaduto il 18 marzo scorso. Ora sono obbligati al pagamento tutti i contribuenti con un saldo a debito di importo superiore a 10,33 euro. Insomma, martedì prossimo finisce, di fatto, la pausa estiva delle cartelle. La pausa ha differito dal primo al venti agosto gli adempimenti fiscali e i versamenti spostandoli dal primo del mese corrente al 20 agosto. 

Secondo l’Uncat, l’Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi, la tregua fiscale estiva però non ha congelato del tutto l’attività delle Agenzie delle entrate territoriali: ai contribuenti sono continuate ad arrivare notifiche di comunicazioni e inviti anche durante la settimana di Ferragosto. Eppure, una circolare di maggio scorso dell’Agenzia guidata da Ernesto Maria Ruffini annunciava lo stop dell’invio di comunicazioni e inviti nei mesi di agosto e dicembre, salvo i casi di indifferibilità e urgenza. Stando a quanto rilevato dall’Unione guidata dall’avvocato Gianni Di Matteo, stanno arrivando ai contribuenti notifiche di pignoramento, intimazioni per cartelle già rottamate o rateizzate e quindi non necessarie, richieste istruttorie a 15 giorni e richieste di chiarimento sulle posizioni dei crediti per ricerca e sviluppo. L’Uncat chiede all’Agenzia delle Entrate di predisporre indicazioni omogenee per le agenzie territoriali e di vigilare sulla loro attuazione, soprattutto per dare respiro ai contribuenti durante il mese di agosto. 
«Proseguiremo su questa linea di civiltà fiscale che nulla toglie alle pretese, ove legittime, dell’Agenzia delle Entrate, ma aggiunge equità alla relazione tra fisco e contribuente», ha spiegato l’Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi.

I BANDI

Intanto, il Fisco si rafforza e lancia nuovi bandi per colmare le scoperture di organico. Il piano concorsi avviato dall’Agenzia nel 2022 prevede l’assunzione di undicimila risorse entro quest’anno. Tuttavia, secondo le dichiarazioni del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, nonostante le tante assunzioni l’ente continua a essere sotto organico di circa ottomila unità. Una carenza di personale che rallenta gli accertamenti e depotenzia la lotta all’evasione. Nei giorni scorsi l’Agenzia ha pubblicato un bando per reclutare 470 nuovi addetti da impiegare nelle diverse sedi regionali e a cui affidare, tra le altre cose, le procedure di notifica e di riscossione cautelari ed esecutive e le attività di gestione del contenzioso della riscossione. La procedura di selezione prevede lo svolgimento di una sola prova scritta (in presenza) di carattere tecnico-professionale. Per candidarsi c’è tempo fino al 10 settembre ed è richiesta la laurea. 

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